+Europa: “Noi con Possamai”. L’accordo prevede 3 candidati in una lista di appoggio

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+Europa
Giacomo Possamai con i dirigenti di +Europa (foto di Gianni Poggi)

+Europa avrà 3 candidati una delle liste che appoggeranno la candidatura a sindaco di Vicenza di Giacomo Possamai. Si tratta del frutto dell’accordo che la coordinatrice vicentina di +Europa, Francesca Zilio Cambiagio ha chiuso con l’aspirante sindaco del centrosinistra.

Un modo dunque per affermare il proprio contributo nella coalizione che lo stesso Possamai ha recentemente definito “Alleanza per la Vicenza del futuro”. In essa, oltre al PD, ci sono Da Adesso In Poi, Vinova, Coalizione Civica con il PSI, EV e SI, il Terzo Polo centrista di Calenda e Renzi con l’importante realtà locale di Per una Grande Vicenza, la lista civica di Matteo Tosetto.

Gli esponenti di +Europa Vicenza hanno avuto modo di mostrare il loro entusiasmo per l’avventura elettorale orami prossima (si vota il 14 e il 15 maggio 2023, ndr) alla inaugurazione della sede di Possamai, sabato scorso.

“L’aria che il Gruppo di +Europa A Vicenza ha respirato all’inaugurazione sabato Possamai  scorso della sede elettorale, è stata di ampio respiro; progetti per il futuro di Vicenza, grande concretezza, unità e un entusiasmo contagioso”, dicono i rappresentanti vicentini del partito di Emma Bonino.

“L’entusiasmo di sabato – aggiungono – lo portiamo nella nostra campagna elettorale. +Europa riconosce in Possamai le qualità per essere il sindaco di una città europea, rinnovata in pochi ma essenziali punti che prevedono ambiente, benessere, cultura, diritti
e, appunto, Europa”.

Da un punto di vista dei contributi al programma elettorale, +Europa parla di “sostenibilità ambientale, innovazione, inclusione sociale, pari opportunità. Familiarità con la lingua comune europea, che va promossa con progetti in lingua inglese presso tutte le associazioni che beneficiano di contributi comunali”.

E, ancora, “cogliere le opportunità dei contributi del PNRR e dei finanziamenti europei. Per questo crediamo sia necessario rafforzare l’Ufficio Politiche Comunitarie del Comune e raccontare con chiarezza come il PNRR stia facendo ripartire la città. Dopo la pandemia, lo sguardo dev’essere rivolto alle nuove generazioni e ai temi europei, nella politica, nell’impresa e nell’export”.


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