Giacca rossa e voce che tradisce l’emozione: Elly Schlein si presenta poco prima delle 2 nella sala stampa del Nazareno. Arriva accolta dagli applausi dei dirigenti Pd, accanto a lei Stefano Bonaccini, i capigruppo di Camera e Senato, i membri della segreteria. “E’ un risultato straordinario“, esordisce la segretaria mentre le ultime proiezione danno il Pd al 24,5%.
Oltre 5 punti sopra il risultato delle politiche del 2022, sopra il 22,8 di Nicola Zingaretti nelle ultime europee del 2019 quando ancora Matteo Renzi e Carlo Calenda facevano parte del Pd.
Cresce il Pd e cresce anche Fdi in una polarizzazione, nonostante il mancato confronto tv, che lascia indietro i secondi rispetto alle due leader Giorgia Meloni e Elly Schlein. Ma se Meloni una coalizione ce l’ha, Schlein deve costruirla e a questa “responsabilità” guarda già da stasera la segretaria del Pd che, con il tonfo dei 5 Stelle, è nettamente il primo partito nel campo delle opposizioni.
Schlein apre la sua dichiarazione con un ringraziamento agli elettori: “Un grande ringraziamento a tutte le persone che ci hanno dato fiducia a chi ce l’ha ridata, a chi per prima volta ha votato per noi. Se le proiezioni saranno confermate -sottolinea- è un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da FdI si accorcia”.
La segretaria rivendica lo sforzo di una campagna elettorale capillare da Nord a Sud e la qualità della squadra delle liste Pd: “La campagna fatta palmo a palmo sul territorio, con 123 tappe attraverso il Paese e soprattuto una squadra forte e plurale hanno premiato. Continueremo a fare queste battaglie sulla questione salariale e sulla questione sociale, sulla sanità pubblica, ancora di più da domani”.
E Schlein indica il prossimo obiettivo: la costruzione dell’alternativa alla destre. Fin qui difficoltosa ma che, visti i risultati di stasera, per la segretaria dem diventa più che mai urgente: “Sentiamo ancora più forte la responsabilità che gli elettori ci hanno dato di costruire l’alternativa a questo governo. Il voto delle forze di opposizione supera quello delle forze di maggioranza al governo. Quindi noi continueremo ad essere testardamente unitari e a sentire da questa sera la responsabilità ancora più forte a costruire l’alternativa”.
C’è rammarico per il record storico di astensionismo, unito alla soddisfazione di portare in Europa una folta delegazione, forse la più numerosa, nel gruppo dei Socialisti e democratici europei come argine dei sovranisti: “A livello europeo il partito socialista europeo tiene, come era nostro obiettivo non è possibile alcuna maggioranza senza il gruppo S&D al Parlamento Europeo. Vedremo in queste ore se saremo la prima o la seconda delegazione al Parlamento Ue all’interno del Partito socialista”.
Schlein che era arrivata al Nazareno con la chitarra per ingannare l’attesa dei dati, saluta tra gli applausi dei suoi. Nella giornata di lunedì ci sarà tempo per analizzare poi un’altra partita nella partita: quelle delle preferenze dove, oltre Schlein stessa, si giocano il ‘podio’ Stefano Bonaccini, Nicola Zingaretti, Antonio Decaro. E poi i risultati degli indipendenti come Marco Tarquinio le cui posizioni sulla Nato hanno fatto discutere nelle scorse settimane.
E lunedì sarà anche il giorno delle amministrative dove il vento sembra soffiare a favore del Pd e del centrosinistra: Cagliari è strappata al centrodestra al primo turno, Bergamo dovrebbe essere confermata senza ballottaggio. Si va verso il secondo turno invece a Bari e Firenze ma con i candidati del Pd nettamente avanti. Perugia in bilico per essere ‘riconquistata’ già al primo turno.
(Adnkronos) – politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)