(Adnkronos) – Elezioni europee a giugno, come valutano i cittadini la scelta della premier Giorgia Meloni e di altri leader di partiti di centrodestra e di centrosinistra di candidarsi da capilista pur dichiarando che, se eletti, non andranno a Bruxelles? Il giudizio della maggioranza assoluta degli italiani è critico, ma è una questione di principio che sembra pesare soprattutto nell’area di centrosinistra. E' quanto emerge da una analisi di Demopolis. Il 70% di chi vota FdI accetta l’idea di votare Giorgia Meloni per rafforzarla politicamente, pur sapendo che resterà a Roma. Le valutazioni positive si riducono al 18% tra gli elettori del Pd e al 3% tra chi vota il M5S. La presenza dei leader in lista – secondo l’analisi di Demopolis – ha comunque un’incidenza sul consenso: con Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia guadagna oltre 2 punti percentuali. Di minor impatto le candidature di Elly Schlein e Antonio Tajani che farebbero guadagnare circa mezzo punto al Pd e a Forza Italia. Demopolis ha analizzato l’opinione degli elettori sulla candidatura alle Europee più 'dibattuta', quella del generale Roberto Vannacci. Prescindendo dalla propria scelta di voto, a condividere la scelta di candidarlo è il 68% degli elettori della Lega, ma anche il 40% di chi sceglie FdI e un terzo di chi vota Forza Italia. Di segno totalmente opposto il giudizio delle altre forze politiche: a ritenere opportuna la candidatura in Europa di Vannacci è appena il 5% degli elettori del M5S e il 2% di chi vota il Pd. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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