Nelle scorse settimane, nell’ambito dell’operazione denominata “Sunshine“, i Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal G.I.P. presso Tribunale di Vicenza, sottoponendo a vincolo reale due immobili, siti nei comuni di Monte di Malo (VI) e Montecchio Maggiore (VI), nei confronti di un cittadino di nazionalità bengalese residente nel vicentino.
Nello specifico, le articolate indagini condotte dalla Tenenza di Schio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, erano state avviate nel 2015, quando le Fiamme Gialle hanno individuato una serie di società cooperative di lavori edili, gestite in assenza dei canoni di mutualità dall’indagato che, a scopo di lucro e con il concorso del figlio, rilasciavano anche buste paga riferite a rapporti di lavoro fittizi, poi utilizzate per l’indebito rilascio dei permessi di soggiorno ai finti lavoratori.
Pertanto, lo stesso risulta già indagato dalla Magistratura berica per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica.
Nel corso delle indagini, l’imprenditore aveva inoltre occultato le scritture contabili di una delle società cooperative sottoposte a verifica fiscale, al fine di rendere difficoltosa la ricostruzione del volume d’affari realizzato, rendendosi responsabile del delitto di cui all’art. 10 del D.Lgs. 74/2000 e conseguendo un profitto illecito di ? 56.095,85.
I beni immobili sequestrati, fino alla concorrenza dell’importo appena citato – due immobili siti nei comuni di Monte di Malo e Montecchio Maggiore – erano stati intestati ai familiari dell’indagato, usati come veri e propri prestanome. A seguito di approfondite indagini, i finanzieri hanno appurato come l’ideatore del sistema illecito esercitasse sugli stessi beni sequestrati poteri di fatto corrispondenti al diritto di proprietà, avendo gestito direttamente le trattative di acquisto, pagato gli importi dovuti ed utilizzato gli stessi in prima persona, anche a fini strumentali delle cooperative a lui riconducibili.
Il valore dei beni complessivamente sottoposti a sequestro a consuntivo dell’operazione “Sunshine” (disponibilità finanziarie, 4 immobili e 7 autoveicoli), è quantificabile in ? 109.266,71, pari al profitto illecito conseguito dall’indagato.
L’operazione delle Fiamme Gialle si è sviluppata secondo il dispositivo operativo del Corpo nell’ambito del contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale, con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio finalizzato alla confisca, che è obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna dell’indagato.