Eventi Gay Pride, Fn e Mis: “Rucco ambiguo, Curia intervenga”

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Gay pride famiglie
Gay pride famiglie

Il Movimento Italia Sociale Vicenza e Forza Nuova commentano, con una nota ufficiale congiunta, l’inaugurazione ufficiale del semestre Pride a Vicenza

“Da qui al 15 giugno – dichiara Daniele Beschin di Forza Nuova – la città sarà costretta ad assistere ad un semestre di iniziative preparatorie al prossimo Gay Pride vicentino. A partire da sabato, con la presentazione del libro di Andrea Pini ‘Quando eravamo froci’, le associazioni della galassia LGBT tenteranno di imporre all’attenzione dei vicentini la propria disordinata percezione della sessualità e della società. Come sempre, Arcigay e compagnia ricorrono al paravento della lotta ad ormai inesistenti discriminazioni per mendicare spazio e attenzione dalle istituzioni. A questo proposito, visto che l’amministrazione invierà all’evento di sabato l’assessore alle Pari Opportunità Valeria Porelli per garantire il proprio sostegno al semestre Pride, speriamo che si dimostri altrettanto disponibile a supportare le nostre prossime iniziative a difesa della famiglia tradizionale. Attendiamo, inoltre, un passo deciso e doveroso della Curia per impedire che la città diventi, nei prossimi mesi, teatro di una pressante propaganda omosessualista e gender. Forza Nuova, dal canto suo, si attiverà in ogni modo per impedirlo.”

Sono pesanti anche le dichiarazioni di Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale: “Dispiace che l’amministrazione comunale perda tempo dietro a certe iniziative, invece di concentrarsi maggiormente su politiche di sostegno alla famiglia ed all’infanzia in un momento in cui le recenti statistiche ci parlano di un Veneto nel quale la natalità è in continua e pesante diminuzione. Come Movimento Italia Sociale siamo convinti che, alla luce di questo dato, i vicentini saranno in grado di valutare l’inutilità e l’inopportunità della propaganda pro-gay, messa in atto dalla solita minoranza rumorosa, arrogante e sopravvalutata, che li investirà nei prossimi sei mesi. Lo stesso dovrebbe valere per l’amministrazione: dubitiamo che Rucco, fino ad oggi un po’ ambiguo sul tema, abbia in programma di tagliare il nastro al corteo del 15 giugno, ma farebbe bene a rimarcare la sua distanza dall’iniziativa. Per quanto riguarda il prossimo Gay Pride, sempre che si faccia, non sarà altro che l’ennesimo inutile, grottesco e disgustoso carosello, una pagliacciata dalla quale, siamo convinti, anche gran parte degli omosessuali si terranno alla larga. Diciamo che, come nel 2013, anche quest’anno Vicenza ci saranno due carnevali.