L’ex aeroporto Tommaso Dal Molin: un’altra risorsa perduta di Vicenza

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Il Caproni Ca.313, aereo militare dell’omonima azienda aeronautica italiana negli anni ‘30 - fonte
Il Caproni Ca.313, aereo militare dell’omonima azienda aeronautica italiana negli anni ‘30 - fonte

Vicenza, città dalle mille sfaccettature, racchiude in sé numerose risorse, tra cui alcune andate purtroppo perdute come l’università autonoma, la prima del Veneto, e l’ex aeroporto “Tommaso Dal Molin”, che, tra i primi se non il primo del Veneto, è stato operativo dal 1921 al 2008, anno in cui dovette lasciare il posto alla seconda base americana su suolo vicentino. Il nome a cui era intitolato erq quello del famoso ufficiale ed aviatore autoctono Tommaso Dal Molin, purtroppo deceduto durante il collaudo di un idrocorsa, un idrovolante, cioè, costruiti in passato per competizioni sportive di velocità .

Tommaso Dal Molin, aviatore a cui viene intitolato l'ex aeroporto di Vicenza - fonte
Tommaso Dal Molin, aviatore vicentino a cui si intitolò l’ex aeroporto di Vicenza – fonte

Furono la provincia e il comune di Vicenza a disporre la costruzione dell’ex aeroporto, nel luogo in cui c’era la piazza d’armi durante la Prima Guerra Mondiale. Fu aperto ufficialmente nel settembre 1930 col nome dell’aviatore vicentino deceduto nel gennaio di quello stesso anno sul lago di Garda. La Regia Aeronautica, una delle quattro forze armate del Regno d’Italia, acquisì l’aeroporto migliorandolo e potenziandolo anche con un impianto d’illuminazione notturna, dotazione che lo rese il primo aeroporto italiano abilitato anche a voli serali. Al tempo della Seconda Guerra Mondiale fu sede del 15° e 16° Stormo Bombardamento Terrestre e durante la Guerra Fredda fu un punto strategico di comando NATO. Concluso lo scenario bellico il progetto era renderlo “l’Aeroporto delle Venezie” essendo la città una tappa importante nel collegamento Venezia-Roma ma, poi, per varie questioni, le scelta si riversò sul Catullo di Verona-Villafranca.

Pista di rullaggio dell'ex aeroporto di Vicenza - fonte
Pista di rullaggio dell’ex aeroporto di Vicenza – fonte

Nel 1947 l’aeroporto di Vicenza sospese la sua funzione civile. Tra gli anni ‘90 e 2000 si tentò di rilanciarlo ma le possibilità erano ormai limitate e non c’erano più molte risorse, essendo venuta meno anche la possibilità del volo notturno. Anche se poi si trovò rimedio a questo problema il Dal Molin non tornò, comunque, più nel pieno delle sue capacità. Ci si focalizzò su un servizio Vicenza-Roma giornaliero ma l’esperimento, stretto com’era tra gli scali e gli interessi di Venezia, Treviso e Verona, si rivelò fallimentare mente già nel 1999 l’aeronautica militare aveva concentrato i suoi reparti a Poggio Renatico in provincia di Ferrara.

L’anno 2008 fu, quindi, quello decisivo per la costruzione della seconda base militare USA e la conseguente scomparsa dell’ex aeroporto, decisamente con compatibile con la vicina installazione militare. Vista la risorsa di cui è stata privata la città, non si trattò di un processo facile e pacifico. Ci furono infatti molte proteste contro l’edificazione di questa seconda base americana. Per placare le acque venne proposto anche un referendum, date le forti opposizioni della popolazione, ma venne bocciato poco prima di essere concretamente realizzato. Nel 2007 fu, quindi, autorizzata la costruzione della base a discapito dell’aeroporto, con la dismissione della pista nel 2009. La caserma in questione, inaugurata nel 2013, porta il nome “Del Din”.

E Vicenza perse così anche la “memoria” fisica del suo aviatore Tommaso Dal Molin,