300mila sono gli anziani a rischio di non autosufficienza in Veneto – scrive in una nota Giovanni Rolando, consigliere comunale della Commissione Sociale Sanità – Numero destinato ad aumentare. Cresce l’invecchiamento. Dal 2000 è in vigore la legge nazionale N. 328 / 2000 che prescrive la riforma delle Ipab. Il Veneto è l’unica regione a non averla ancora fatta trascorsi 18 anni. Riformare l’intero sistema delle Ipab è indispensabile per ottenere maggiore efficienza e qualità alla popolazione anziana.
Al contrario in Veneto si sta andando sempre più verso una crescente privatizzazione del sistema, con abbassamento del livello di qualità del servizio, con crescita delle rette a carico degli anziani e riduzione degli impegni finanziari della Regione che non garantisce, come dovrebbe per normativa vigente, il 50 % della copertura della retta.
La riforma mancata delle Ipab in Veneto
Anche nell’ultima riunione in quinta commissione in audizione in Comune, l’assessore regionale al sociale, la vicentina Manuela Lanzarin, aveva promesso che la legge di riforma delle Ipab del Veneto sarebbe stata approvata entro il 2018. Poi entro il 2019. Trascorsi invano 18 anni, ora la Lanzarin e giunta Zaia dichiarano pubblicamente che la riforma in questione non verrà neppure portata in consiglio regionale. E dunque non sarà approvata neppure quest’anno, ultimo del decennio di mandato di Zaia. Né tantomeno nei prossimi mesi di fine mandato viste le elezioni regionali di primavera 2020.
Tutto appare congelato. Anzi no. Si ricorre a cooperative esterne per l’impiego degli OSS Operatori Socio Sanitari, con la nomina del presidente di Ipab Vicenza il già direttore generale dell’Ulss 6 di Vicenza Ermanno Angonese, in pensione. In odore di incandidabilità per legge, nominato dal sindaco Rucco.
Ma se l’ex assessore Remo Sernagiotto oggi è di nuovo sulle prime pagine dei giornali, e nei servizi di Rai 3 Veneto, e sui social, per il suo rinvio a giudizio con le accuse di truffa aggravata e corruzione, per l’affare Cà della Robinia con soldi della Regione, 3,4 milioni di euro pubblici sperperati, non ci si può dimenticare che proprio lui, con l’ausilio della collega Donazzan, è stato il principale fautore dell’iniziativa di commissariamento dell’Ipab di Vicenza con il Cda Rolando- dr. Bernardini- avv. Cristofari- Prof.ssa Santi- avv. Gozzi, perché non in linea con gli orientamenti politici del Sernagiotto della giunta Zaia.
Ma io non rinuncio al sogno di veder realizzata la nuova struttura per un moderno Centro di Residenza per anziani a Vicenza in Via Bartolomeo da Breganze da costruire sui terreni di proprietà Ipab. Sogno possibile da realizzare. Valorizzando parte dei terreni di proprietà Ipab, 30mila metri quadrati. Ed usufruendo del Progetto di fattibilità già pronto nel 2012 e presentato dal progettista arch. Mario Cuccinella, collaboratore con Renzo Piano al progetto G124 per il recupero delle periferie in Italia.
In una affollata assemblea pubblica in città fu presentato il progetto del Nuovo Centro Servizi per anziani: per 120 posti letto, ad un solo piano terra, e completo di servizi accessori per il Quartiere di Laghetto (verde pubblico, asilo attiguo, parcheggio, impianti di moderna tecnologia, …). Tutto è andato sospeso con il commissario della Regione Zantedeschi, anch’egli poi indagato e insediato dall’ex assessore al Sociale Sernagiotto e giunta Zaia.”
Diversi sono i soggetti istituzionali che concorrono alla vita delle Ipab: la Regione del Veneto, l’Azienda Ulss 8 “Berica”, il Comune di Vicenza e Ipab stessa. Ciascuno di essi concorre secondo le proprie prerogative e competenze. Tutti insieme, in vera squadra, su imput del Comune, possono ambire e lavorare a questo obiettivo importante per il benessere ed accudimento dei nostri anziani. Di oggi e di domani. “Per questo ripresenterò la proposta nel prossimo consiglio dedicato al bilancio.”
L’articolo Ex assessore Sernagiotto rinviato a giudizio per truffa, l’analisi di Rolando su Ipab e Nuovo Centro Anziani a Vicenza proviene da Parlaveneto.
