Ex Barcaro e viale della Pace, l’incontro del Comitato Vicenza Est Più Verde con Rucco e Lunardi

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Vicenza ex Barcaro protesta
la prima protesta a San Pio X del Comitato Più Verde

Nella mattinata di giovedì 11 luglio una delegazione – è scritto in un comunicato diffuso dal Comitato Vicenza Est Più Verde – è stata ricevuta dal Sindaco Francesco Rucco, dall’assessore all’urbanistica e all’edilizia privata Marco Lunardi e dal direttore degli uffici tecnici del settore urbanistica del Comune di Vicenza Riccardo D’Amato, per un confronto relativo all’area Ex Barcaro – Zaccaria e al futuro dell’asse viaria di viale della Pace.

Il Comitato Vicenza Est Più Verde è un’aggregazione spontanea di cittadini, abitanti nei quartieri S. Pio X , Stanga, Bertesinella e zone limitrofe, organizzatisi per lamentare nei confronti di chi è responsabile della politiche pubbliche sul territorio, il loro dissenso per il proliferare di strutture commerciali di medie dimensioni nei suddetti quartieri e, in particolare lungo l’asse asse Viale della Pace. Le ragioni di questa protesta sono sintetizzabili nel pesante e irreversibile impatto urbanistico ambientale e sociale che tali trasformazioni determinano, non corrispondente all’effettivo fabbisogno della popolazione residente, né ad altri interessi pubblici più generali.

All’Amministrazione il Comitato ha chiesto di farsi parte attiva affinché il consiglio comunale e gli uffici comunali, ciascuno per quanto di competenza, ridefiniscano la destinazione urbanistica dell’area, previa attivazione di un percorso partecipativo volto ad informare e sensibilizzare la popolazione ed a raccoglierne le indicazioni. In questa prospettiva il Comitato si rende fin d’ora disponibile a cooperare per la migliore definizione e realizzazione dello strumento partecipativo.

Alla luce di quest’incontro registriamo l’atteggiamento dialogante dell’amministrazione.

Abbiamo ottenuto due risultati dal colloquio con l’assessore Lunardi: in autunno sarà convocato un nuovo incontro fra Comune e Comitato per permettere all’assessore di approfondire le questioni da noi esposte, e abbiamo ottenuto la garanzia che fino a quel momento non saranno rilasciate autorizzazioni per la costruzione dell’ennesimo supermercato a Vicenza est; l’assessore si è detto disponibile ad incontrare anche altri soggetti, commercianti e abitanti, per coinvolgere il quartiere nella discussione in merito al destino dell’area ex Barcaro – Zaccaria.

Tuttavia gli amministratori hanno puntualizzato che alcune scelte devono tenere in considerazione:

1. Delle decisioni, assunte precedentemente all’attuale amministrazione, di pianificazione del territorio che attribuiscono volumi/diritti edificatori all’area

2. Della normativa: urbanistica e del commercio, quest’ultima, di fatto, liberalizza l’apertura di supermercati fino a 1500 mq.

La somma delle due apparentemente renderebbe più complessa, ma non impossibile, una presa di posizione che vada nella direzione di una sana riqualificazione verde della zona.

Tuttavia, considerato il PM 10 alle stelle, le falde acquifere a rischio continuo, i rifiuti tossici nocivi interrati ovunque, il clima sempre più anomalo e che soprattutto in città rende irrespirabili le giornate estive, l’aumento di malattie legate al contesto ambientale e la riduzione dei residenti conseguente al calo delle nascite e alle migrazioni dei giovani, oltre al contesto specifico di viale della Pace che, nell’ultimo decennio è stato progressivamente svuotato di esercizi commerciali di vicinato e riempito di cemento, siamo fermamente convinti che la volontà politica di un’amministrazione non si possa appiattire sulla legislazione, anzi al contrario dovrebbe essere la volontà politica che determina la legge. Vicenza, fra traffico e cemento, è a rischio soffocamento: bisogna quindi affermare con forza la necessità di una revisione dei progetti urbanistici che vada nella direzione di un incremento del verde di quartiere necessario al benessere di quanti abitano anche le zone periferiche della città, anche perché, se è vero che l’amministrazione deve tenere conto degli accordi presi col privato, è anche vero che la prima voce da ascoltare dovrebbe essere quella dei cittadini: l’interesse per la salute della comunità dovrebbe prevalere sugli interessi privati. Ci sono anche esempi virtuosi che potrebbero tracciare la strada, come il caso del comune di Pieve Emanuele (MI) nel quale il TAR della Lombardia (sentenza 751/2019) ha accettato le osservazioni dei cittadini per riconvertire il destino di un’area rendendola verde.

Ringraziamo quanti hanno partecipato alla nostra mobilitazione e alle nostre iniziative, senza questa grande partecipazione degli abitanti non sarebbe stato possibile l’incontro con gli amministratori, confermiamo quindi con determinazione il nostro impegno per i prossimi mesi per progettare insieme il futuro di Vicenza est. Per adesso, ci aspetta un’estate di studio per prepararci al nuovo incontro con il Comune in autunno.