Ex Carcere San Biagio di Vicenza, Da Adesso in Poi legge il GdV e si accorge del degrado in città

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Ex Carcere San Biagio di Vicenza degradata
Sandro Pupillo, Da Adesso in Poi

L’Ex Carcere San Biagio di Vicenza versa nel degrado da molti anni: una condizione rilanciata oggi dal Giornale di Vicenza attraverso un dettagliato report fotografico. Una circostanza che non è sfuggita al gruppo politico Da Adesso in Poi che spesso, partendo dai resoconti della stampa locale sui problemi della città avanza critiche all’attuale amministrazione.

Da Adesso in Poi si è affiancata alla candidatura a sindaco di Giacomo Possamai per il centrosinistra (leggi qui) in vista delle elezioni comunali di primavera e oggi approfitta delle condizioni in cui versa l’ex carcere San Biagio di Vicenza per sferrare un nuovo attacco a Rucco e ai suoi.

“Nel 2018 – ricorda il capogruppo di Da Adesso in Poi, Sandro Pupillo – era stato raggiunto un accordo per risolvere finalmente questa inaccettabile situazione di degrado.
Da allora sono ormai passati 5 anni e all’ex carcere di San Biagio di Vicenza regnano solamente degrado, abbandono, droga e sporcizia. Tutta la zona di proprietà del Comune è peraltro estremamente pericolante, mentre la proprietà del demanio è in condizioni decisamente migliori. Rucco in questi anni aveva tutto pronto e non ha fatto nulla.

Al termine dell’amministrazione Variati – spiega ancora Pupillo – venne firmato un accordo con il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, il direttore del segretariato regionale Veneto MiBACT e il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Veneto per la realizzazione del nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate nel centro di Vicenza.

L’accordo prevedeva di realizzare il cosiddetto Federal building, come era stato chiamato nei documenti ufficiali e all’interno di quel progetto c’era anche l’idea di creare una piazza, un’area verde, negozi, botteghe aperte anche di sera, un piccolo auditorium da 200 posti e un porticciolo per l’attracco di piccole imbarcazioni.

Avevamo lasciato in eredità un progetto importante di riqualificazione – continua Sandro Pupillo – che, come tanti altri, è rimasto fermo al palo. Ma pensiamo alla ex centrale del latte, all’ex macello, al restauro dell’ala ottocentesca di palazzo Chiericati o alle serre di Parco Querini, solo per citare alcuni esempi: tutte progettazioni pronte per le quali bastava schiacciare un bottone per essere definitivamente recuperate e rigenerate a favore della città, alcune addirittura già finanziate e avviate come palazzo Chiericati e parco Querini, e che invece sono ancora in stallo

Insomma – conclude Pupillo – l’ennesimo fallimento dell’amministrazione Rucco che si è dimostrata incapace persino di portare a compimento lavori già avviati 5 anni fa. Figuriamoci di avviare progetti ambiziosi per la città”, conclude la polemica elettorale Pupillo.


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