Ex Centrale del latte di Vicenza, Il GdV: “Comune condannato al risarcimento danni alla Incos”

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Il Comune di Vicenza è stato condannato a risarcire la ditta Incos con 207 mila euro per la rescissione del contratto per i lavori alla ex Centrale del latte. L’ente è stato inoltre condannato a risarcire interessi, spese legali e fideiussioni.

È l’esito del procedimento incardinato al tribunale di Vicenza dalla ditta che si era opposta alla decisione di Palazzo Trissino, risalente al 2021, di rescindere il contratto per gravi inadempimenti.

Del fatto si occupa Il Giornale di Vicenza oggi in edicola. “Meno di tre anni dopo, dunque, ecco il primo esito del contenzioso: secondo il giudice Stefania Caparello il Comune, in base a quanto scritto nella sentenza di inizio marzo, deve restituire a Incos 207 mila euro come risarcimento danni; soldi ai quali si aggiungono le spese legali, gli interessi e le fideiussioni, dalle quali palazzo Trissino ha incassato 535 mila euro”, scrive Nicola Negri.

A giugno 2023 – viene ricordato nell’articolo – il perito tecnico nominato dal tribunale aveva concluso che il progetto posto a base di gara presentava una serie di errori e carenze.

Il Comune – prosegue il GdV – potrebbe essere ancora in tempo ad evitare il salasso, procedendo con l’appello; va detto, però, che in questi casi è in ogni caso prevista una copertura assicurativa. Di certo la puntata aggiunge della carne in un fuoco che brucia da diverso tempo e che si sta alimentando con continua benzina gettata prima da un’amministrazione e poi da un’altra.

Sì, perché da una parte la precedente giunta di centrodestra dava la colpa dei problemi alla precedente giunta di centrosinistra guidata da Variati e “rea” di aver approvato un progetto in tutta fretta (e quindi “carente”) per non perdere il finanziamento del bando periferie; dall’altra l’attuale giunta di centrosinistra, come dichiarato nel corso di un sopralluogo avvenuto a dicembre, addossa le colpe alla precedente giunta di centrodestra guidata da Rucco: «Con la precedente amministrazione i lavori hanno subito forti rallentamenti». L’unico auspicio è che – al di là delle battaglia legale e di quella politica – il cantiere infinito possa davvero terminare (in parte) nel giro di qualche settimana”.

Fonte: Il Giornale di Vicenza