Ex Centrale del Latte Vicenza, Da Adesso in Poi e Pd invitano l’amministrazione a confrontarsi con i cittadini

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L’area dell’Ex Centrale del Latte di Vicenza è un cantiere ancora fermo e i gruppi PD e Da Adesso in Poi rilancia il tema.

“Invitiamo sindaco di Vicenza e assessore referente a spiegare per bene il progetto in corso ai residenti, accogliendo l’invito dei comitati attraverso una assemblea pubblica, che sia occasione di confronto anche per capire il destino delle parti non destinate all’intervento di recupero e sul progetto gestionale dell’intera area”, dichiarano i consiglieri comunali di minoranza Cristina Balbi del Partito Democratico e Giovanni Selmo di Da Adesso in Poi.

In particolare, già ad ottobre scorso DAIP aveva segnalato lo stallo degli interventi oltre che il degrado conseguente (leggi qui)

In una nota congiunta, Balbi e Selmo affermano: “Durante la seduta del Bilancio di Previsione del 30 gennaio 2023 abbiamo presentato l’ordine del giorno 24 con l’obiettivo di raccogliere dall’amministrazione un consenso e un ulteriore finanziamento per completare la riqualificazione a Nord dell’area Ex Centrale del Latte di Vicenza, fornendo i servizi di cui il quartiere è ancora sprovvisto.

L’ordine del giorno, con il secondo stralcio in corso, aveva il senso di invitare l’amministrazione a recuperare contestualmente a questa fase di lavori le idee e i fondi per l’area a Nord prospicente via Mentana. L’amministrazione ha dato parere negativo con 18 voti contrari e 11 sì.
Questa scelta miope e disinformata – proseguono i due consiglieri -, conseguente all’atteggiamento tenuto dalla maggioranza sul cantiere per tutti questi anni, ci spaventa moltissimo. Sarebbe un paradosso restituire alla città un’area rivalorizzata con denaro pubblico, con al suo interno dei buchi urbanistici non destinati e abbandonati per chissà quanti anni ancora.
Aggiungiamo inoltre che tra la fase di coinvolgimento del quartiere, l’ideazione, il reperimento delle risorse e l’ultimazione del cantiere i tempi rischiano di allungarsi in maniera inaccettabile per i residenti e per la città tutta.
Bisogna muoversi in fretta per raccogliere i finanziamenti e anche per pensare a come verrà gestito il futuro spazio, soprattutto se questo è destinato ad accogliere un bar, un auditorium e ulteriori spazi come una piastra per i ragazzi del quartiere o ulteriore verde pubblico”.