Ex Corte Pellizzari, assessore Lunardi: “Tutto l’iter risale all’amministrazione Variati”

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L’area dell’intervento

“Nessuna nuova edificazione è stata disposta dall’amministrazione Rucco. I lavori in corso risalgono a un permesso di costruire presentato dal privato all’epoca dell’amministrazione Variati. Stasera sarò in assembla pubblica per dire le cose come stanno. Non è corretto aizzare i cittadini contro il Comune quando si conoscono perfettamente la storia e le tempistiche di questo intervento. Senza contare che rispetto al passato le volumetrie sono state ridotte da 30 mila a 9700 metri cubi”.

L’assessore all’urbanistica Marco Lunardi non ci sta a diventare il bersaglio dello slogan “Giù le mani da San Felice”, con cui viene pubblicizzata l’assemblea pubblica di stasera sull’intervento all’ex Corte Pellizzari, promossa tra gli altri dal consigliere comunale Raffaele Colombara. E per questo ha voluto ricostruire puntualmente l’intera vicenda.

Il piano regolatore del 1983 aveva previsto per quell’area, che ricadeva nel cosiddetto PP5, una destinazione commerciale e direzionale per l’area. Il Piruea Ferrotramvie del 2005, mai giunto ad approvazione, vi aveva indicato un insediamento di 2 edifici a destinazione direzionale e residenziale e la realizzazione di una strada di collegamento. Nel 2012 il Piano degli interventi prevedeva un accordo tra pubblico e privato, con realizzazione di una volumetria totale di 30 mila metri cubi, a prevalente destinazione residenziale, e l’obbligo per il privato di realizzare una rotatoria su corso San Felice e una strada di innesto verso sud.

Nell’aprile del 2018, infine, il privato si è appellato al Piano casa allora vigente, optando per la realizzazione di una struttura commerciale con superficie di vendita inferiore ai 1500 metri quadrati, per una volumetria complessiva di circa 9700 metri cubi. L’intervento prevede a suo carico opere di urbanizzazione per circa 337 mila euro per la realizzazione dei parcheggi, della rotatoria su corso San Felice e della strada di innesto all’area, già previste nei precedenti piani.

“Questo – conclude l’assessore Lunardi – è quanto l’amministrazione Rucco ha ereditato e si è trovata a gestire. Ai cittadini dico che in ogni caso la cubatura è fortemente ridotta rispetto alle previsioni del passato. Ai consiglieri comunali ribadisco che non saremo certo noi a metterci contro a un diritto del privato, esponendo l’amministrazione a risarcimenti milionari”.