Nella riunione congiunta delle due Commissioni consiliari permanenti, seconda e quarta – scrive Giovanni Rolando della IV Commissione Sviluppo economico e attività culturali – si è discusso sul patrimonio immobiliare non utilizzato del comune, e non solo.
Non presente l’assessore di riferimento Isabella Dotto della cui assenza si sono lamentati non solo i consiglieri dell’opposizione, ma anche alcuni consiglieri della maggioranza. Ma forse non era assenza politica, anche se non si sono date giustificazioni.
Gli uffici hanno fatto l’elenco di dieci siti. Richiesto anche l’elenco delle associazioni o soggetti che hanno fatto richiesta di ottenere spazi per la loro attività. Ho posto l’accento sulla sede ex Siamic, edificio storico abbandonato da anni, e per il quale ha presentato Interpellanza al sindaco/presidente per sapere che intenzioni avrebbe per il futuro dello storico manufatto in Piazzale Bologna.
INTERPELLANZA
MODERNIZZAZIONE DI VICENZA. VALORIZZARE IL PALAZZO EX SIAMIC DI PIAZZALE BOLOGNA. DIVERSI OBIETTIVI NESSUN RISULTATO. IL SINDACO/PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PROPRIETARIA DELLO STABILE, DA ANNI IN STATO DI ABBANDONO, QUALE PROGETTO/ OBIETTIVO HA PER LA CITTA’ ?
Premesso che:
Il palazzo sede ex Siamic che si affaccia su Piazzale Bologna, uno storico edificio progettato e costruito nel ’29, ubicato all’angolo di Viale Verdi con Via Battaglione Monte Berico in città di Vicenza, vicinissimo al centro storico, con area interna un tempo adibita a officina e rimessaggio delle autocorriere e manutenzione, e sede degli uffici, è da anni abbandonato;
durante l’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Hullweck e con la Provincia guidata dall’amministrazione a presidenza Dal Lago, si era ipotizzato la sede dell’ex Siamic trasformata in un nuovo albergo a Vicenza; ipotesi che rimase sulla carta senza trasformarsi in progetto vero e proprio;
successivamente l’amministrazione a guida Variati, e la Provincia governata dal presidente Schneck, furono propensi a valorizzare l’area e il palazzo alienandone la proprietà.
Considerato che:
in data lunedì 24 giugno 2019 le commissioni consigliari permanenti seconda e quarta, riunite in seduta congiunta, hanno dibattuto il tema all’ordine del giorno del patrimonio immobiliare pubblico in territorio comunale, indicando l’Ente Comune, la Provincia, la CCIA, e, seppur a latere, la Diocesi, quali soggetti pubblici proprietari di beni immobili in città capoluogo;
in tale riunione si esplicitava la necessità, indicata da due mozioni consigliari, di una mappatura degli immobili di proprietà pubblica In Vicenza non utilizzati;
durante la stessa riunione delle Commissioni succitate venivano presentate/proiettate dagli uffici le slides di dieci siti inutilizzati, con diverse caratteristiche e diversi stati di conservazione:
1)ex ACI 2) ex convento S. Biagi 3) ex scuola Giuriolo 4) ex scuola Giusti 5) padiglioni ex Fiera 6) ex Macello 7) immobile Via Arzignano 8) ex tribunale 9) Aim S. Rocco 10) fabbricato Porto Godi di Viale fiume
veniva altresì posta, nella stessa riunione, da un consigliere, all’attenzione dei commissari consiglieri delle due commissioni presenti, lo stato attuale del palazzo ex Siamic di cui sopra, interessato un paio di anni fa, da lavori di ristrutturazione e preparazione da parte di privato, per dar vita nelle sale del palazzo alla mostra sui maniconi; iniziativa poi non portata a termine.
Ciò premesso e considerato il sottoscritto consigliere
INTERPELLA
Il Sindaco / Presidente della Provincia e/o l’assessorato alla Trasparenza preposto per conoscere:
se a conoscenza dello stato di abbandono dello storico Palazzo ex Siamic prospiciente Campo Marzo, affacciantesi su Piazzale Bologna;
quali iniziative e/o idee progettuali abbia in corso o intenda assumere l’Amministrazione al governo della città e Provincia per il miglior utilizzo dell’edificio in questione, ovvero se l’idea di valorizzare l’area e l’edificio ex sede Siamic, sia ancora di attualità; nel qual caso sarebbe utile, per la totale Trasparenza, portarla a conoscenza dei cittadini rendendola di pubblico dominio.