“I semplici numeri da soli non bastano, la Regione fornisca il dettaglio delle spese almeno per quanto riguarda gli stanziamenti più consistenti e le campagne radiofoniche e informative, e verifichi qual è stato il ritorno pratico in termini di utilità alla promozione del territorio, sia per quanto riguarda le attività economiche che per il patrimonio storico culturale”. A dirlo sono i consiglieri del Partito Democratico Andrea Zanoni e Claudio Sinigaglia commentando la relazione sulle spese sostenute dalla Regione per Expo 2015 e per i Grandi Eventi, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2017, illustrata ieri in Quarta commissione.“Avevamo presentato questa richiesta insieme alla collega Guarda già nel 2016, alla fine con quasi due anni di ritardo siamo riusciti ad avere le cifre, ma le tabelle che abbiamo visto riassumono solo per macrogruppi le uscite della Regione – recita una nota diffusa dai due esponenti dem – “L’importo complessivo destinato alla kermesse milanese ammonta a 4 milioni di ?: tra le voci più importanti i 362mila ? per l’acquisizione dello spazio al Padiglione Italia, 200mila per la progettazione dello spazio e altrettanti per la messa a contratto del gruppo di lavoro costituito da cinque professionisti. A questi vanno aggiunti 380mila ? per ?Acquae nutrimento: mostra della filiera ittica veneta’, realizzata a Marghera nel padiglione Acqua Venezia presso Expo Venice. 92 invece le voci di spesa per i Grandi Eventi, per un totale di due milioni e 350mila ?” Speiga Zanoni: “Se escludiamo i 250mila ? per il novantesimo raduno degli Alpini nel 2017 a Treviso, la parte del leone la fa il vino a testimonianza di quella che è una vera e propria ossessione per Zaia: 549mila?, infatti sono andati al progetto Padiglione vino per l’Ente autonomo Fiera di Verona, 100mila per la valorizzazione della filiera Igp, Dop e Doc, 373.500 ?, 220mila nel 2016 e 153.500 lo scorso anno per la candidatura Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e la Valdobbiadente. Mi chiedo se sia giusto finanziare con fiumi di denaro pubblico un comparto che già di suo sta viaggiando a gonfie vele, anziché puntare sui tanti e troppi settori sia agricoli che dell’artigianato locale che fanno molta fatica ad uscire dalla crisi”. Stando alla nota di Zanoni-Sinigaglia “Fanalino dei coda dei Grandi Eventi è l’Università di Padova, che ha ricevuto appena 700 ? per il progetto Green Tour, Veneto in Movimento” Conclude Sinigaglia: “Si tratta di un’iniziativa interessante e meritoria per valorizzare il territorio e promuovere stili di vita sani: piste ciclabili, percorsi pedonali e a cavallo. Le poche risorse che sono state investite testimoniano, ancora una volta, la scarsa sensibilità della Regione in materia ambientale”.
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