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Il panorama politico veneto si arricchisce di una nuova realtà: è stato ufficialmente costituito il movimento “Popolari per il Veneto“, nato dall’incontro pubblico tenutosi il 15 febbraio a Padova. Questo progetto, dice Fabio Bui, mira a restituire centralità alle comunità locali e a rilanciare i valori del popolarismo, proponendo una democrazia solidale, partecipata e profondamente radicata nel territorio.
Un progetto dal basso per una politica vicina ai cittadini
“Popolari per il Veneto” si propone di creare una rete di rappresentanze territoriali capace di incidere concretamente sulle scelte politiche e istituzionali. L’obiettivo è promuovere un federalismo dei municipi che valorizzi l’autonomia sussidiaria e il ruolo delle amministrazioni locali. Come ha dichiarato Fabio Bui, già Presidente della Provincia di Padova: “Il nostro intento è unire forze e competenze, mettendo al centro le comunità locali e rispondendo in modo efficace ai bisogni dei cittadini attraverso un maggiore coinvolgimento delle realtà territoriali.”
I principi fondanti del movimento
Ispirato alla tradizione del popolarismo, “Popolari per il Veneto” basa la sua azione su valori di solidarietà e partecipazione. Tra gli obiettivi principali:
- Autonomia sussidiaria: garantire che le comunità locali possano rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini.
- Rafforzamento delle autonomie territoriali: promuovere un federalismo municipale che riconosca il ruolo centrale di sindaci e province nello sviluppo locale.
- Inclusione sociale e innovazione: rilanciare il modello veneto di assistenza, affinché chi riceve supporto economico possa contribuire attivamente alla società.
Coinvolgimento dei giovani e strumenti di partecipazione
Un aspetto centrale del movimento è l’attenzione verso le nuove generazioni. Alberto Gava, giovane referente della Scuola di Formazione dei “Popolari per il Veneto”, ha sottolineato: “Il cambiamento è possibile solo se si parte dal basso. Stiamo già sviluppando nuovi strumenti di partecipazione per rendere le persone protagoniste, ispirandoci al popolarismo che ha contribuito alla crescita del nostro Paese.”
Una risposta alla frammentazione politica
In un contesto di crescente distanza tra istituzioni e cittadini, “Popolari per il Veneto” si propone come ponte tra passato e futuro. Fabio Bui ha aggiunto:“Siamo la risposta alla frammentazione politica e alla crescente distanza tra istituzioni e cittadini. Vogliamo essere un ponte tra passato e futuro, ispirandoci alla tradizione amministrativa della regione per costruire un nuovo modello di politica partecipata.”
Prossimi passi
L’incontro del 15 febbraio ha rappresentato un primo passo significativo, coinvolgendo amministratori locali, rappresentanti del mondo associativo e cittadini desiderosi di contribuire al rilancio del Veneto. Nelle prossime settimane, il movimento lavorerà per consolidare la propria struttura e avviare un percorso condiviso, aperto a chiunque voglia impegnarsi con passione, competenza e responsabilità.
“Popolari per il Veneto” si dichiara, quindi, pronto a raccogliere la sfida, convinto che il futuro della regione si costruisca insieme, attraverso una politica che metta al centro le persone e le comunità locali.