Facco licenziato da IEG e Marzotto mai delegato alla sua quotazione in Borsa: Achille Variati premiato alla Fiera delle… vanità

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Ieri, 8 maggio, il titolo da noi scelto per la nota ufficiale di IEG (“Quotazione di IEG, cda accelera per definire team di consulenti: l’Ad Ugo Ravanelli riceve delega “mai affidata prima ad altri“) e un grassetto nel testo si erano presi la “libertà” di interpretare nell’unico modo possibile, rinviando ad oggi un nostro commento più esplicito, un passaggio particolarmente significativo dell’annuncio dell’avvio della procedura per la quotazione in Borsa della società fieristica con sede a Rimini in cui Vicenza conta come il due di picche.

Senza considerare che il suo 19% complessivo tra Comune, Provincia e Camera di Commercio, è destinato per giunta a scendere (nella foto Variati, Cavalieri, Marzotto e Facco in consiglio comunale a Vicenza il giorno in cui su questa fusioen furono date garanzie, ndr) sia per effetto della futura quotazione sia per l’ingresso nella compagine societariadi altre Fiere.

Si leggeva, comunque, nella nota: “già durante la prima riunione del 27 aprile scorso, il CdA di IEG aveva, tra le varie deleghe, affidato all’Amministratore Delegato Ugo Ravanelli l’incarico – in precedenza mai assegnato – di gestire e/o coordinare tutte le attività e relazioni con Consulenti, Advisor e operatori finanziari nell’ambito del piano di apertura della Società ai mercati finanziari e azionari con l’obiettivo di valutare la possibile quotazione della Società su mercati regolamentati da Borsa Italiana“.

In pratica è smentito in un battibaleno quanto da sempre sostenuto da Achille Variati all’atto di quella che alla fine non è stata, come da noi e pochi altri previsto, una fusione tra Rimini e Vicenza con un certo equilibrio dei pesi decisionali al di là delle quote assegnate, che poi sono quelle che sempre comandano, e cioè che a “tutelare” gli interessi vicentini ci sarebbero stati, per accordi scritti o sottintesi, Matteo Marzotto e Corrado Facco.

Al licenziamento di Facco da direttore generale, nonostante l’ultima prostrata richiesta del sindaco e del presidente della Provincia di Vicenza, “gestore” di due terzi del povero 19% vicentino di IEG, di assegnagli un ruolo di rilievo ha fatto seguuito l’estromisssione dal processo di quotazione di Matteo Marzotto con l’aggiunta dell’ultimo sberleffo per Variati fotografato dall’assegnazione a Ravanelli di quell’incarico “in precedenza mai assegnato“.

Come a dire: bugiardo o semplicemente vanitoso chi l’ha sostenuto o solo fatto supporre.