La famiglia per i cattolici e… Nilde Jotti secondo Luciano Parolin: il memo per Luigi Di Maio

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La famiglia di Luigi Di Maio con la fidanzata Virginia Saba?
La famiglia di Luigi Di Maio con la fidanzata Virginia Saba?

Per i cattolici (art. 29 Costituzione della Repubblica Italiana) la Famiglia è una Società Naturale fondata sul matrimonio. L’articolo citato, guarda caso, è stato voluto e contrattato da Nilde Jotti, compagna di Palmiro Togliatti capo del PCI, durante la fase istituzionale della Repubblica.

A fine aprile, ricorre il 50° anniversario del mio matrimonio. Dio volendo, radunati tutti i famigliari, ricorderemo il mezzo secolo trascorso in compagnia. Secondo il sig. Luigi Di Maio, Ministro della Repubblica, ricorrenze di questo tipo sono “medioevali”. Da non credere, in bocca ad un Vice Presidente del Consiglio, che vuole governare un Grande Paese composto da 15 milioni di famiglie residenti.

Rammento al ministro che la famiglia italiana socialmente riconosciuta dalla Costituzione, rappresenta il gruppo sociale più diffuso dell’Universo. La famiglia è l’Istituzione portante della Società antica e moderna, attraverso la quale la società, i popoli stessi si perpetuano in senso culturale e biologico. Le funzioni proprie della famiglia sono quelle di una “municipalità” moderna e comprendono la procreazione, l’affettività, la socializzazione e l’educazione dei figli e non ultimi la produzione e consumo di beni.

Altro che medioevo caro ministro! Purtroppo nel tempo i DIRITTI delle famiglie, sono stati soffocati, cancellati, trasferiti, pur essendo previsti dall’articolo 29 della Costituzione, non se ne parla. I governi passati e presenti non sanno niente delle famiglie, degli anziani, dei minorati. La famiglia, quella naturale, è l’ insieme di persone congiunte da vincoli di sangue: padre, madre, figli, spesso conviventi.

Secondo Luigi Di Maio, questo sarebbe il medioevo? Via Ministro, si sposi, educhi dei figli (senza comprarli all’estero) li porti ad una laurea, poi dia una mano ai nipoti, facendo qualcosa di utile anche per lo Stato. Il Codice prevede ancora una serie di delitti contro la famiglia come: bigamia, adulterio, concubinato, incesto, violazione obblighi di assistenza, abuso mezzi di correzione, sottrazione di minorenni, a questo dovrebbe pensare un ministro coraggioso, senza insultare i cittadini che mantengono fede ad un giuramento vincolante.