Il Ministro Lorenzo Fontana sulla protezione dei minori agisca secondo Giurisprudenza e non per propaganda: non esistono bambini di serie A o di serie B, tutti devono essere tutelati. Per questo motivo riteniamo illegittima e divisiva la posizione del Ministro Fontana, che vorrebbe vietare l’iscrizione al registro dell’anagrafe ai bambini nati in seguito a tecniche medicalmente assistite. Molti Comuni hanno deciso di iscrivere all’anagrafe figli di coppie omogenitoriali, ed è un dato che denota una sempre più diffusa sensibilità di fronte alla quale la politica non può rimanere in silenzio.
Prendersi carico di queste situazioni denota la volontà di tutelare operativamente il minore e tutte le famiglie che sono una realtà culturalmente già presente e accettata.
Così come auspicato dal Sottosegretario con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, riteniamo necessario dedicare una riflessione sul tema e aprire un tavolo di discussione che tenga conto della sentenza 162 della Corte Costituzionale del 2014. Posizioni identitarie e personali non devono giustificare posizioni politiche che impattano sulla vita quotidiana e dignitosa delle persone, ledendo la libertà di poter scegliere di unirsi, di amarsi, di dedicarsi ad una nuova vita.
La famiglia è una sola: quella in cui ci si ama.
Sen. Orietta Vanin, Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato della Repubblica