Fanghi nel termovalorizzatore di Schio, Giuseppe Castaman (Viacqua) a ViPiù: “Al momento non è nei nostri programmi, ma puntiamo alla loro riduzione”

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Presidente Viacqua Giuseppe Castaman illustra il piano industriale fanghi
Presidente Viacqua Giuseppe Castaman

Allo stato attuale, Viacqua non ha in programma di avviare i propri fanghi di depurazione civile ad incenerimento presso l’impianto di Schio. Tuttavia, la società è intenzionata a proseguire la propria politica di riduzione dei fanghi prodotti attraverso procedimenti di essiccazione. A tal proposito nel 2026 è prevista la realizzazione di un primo impianto di essiccazione nei pressi del depuratore di Casale”.

Lo dice oggi, venerdì 9 giugno 2023, a ViPiù Giuseppe Castaman, presidente di Viacqua, società per azioni a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 68 comuni della Provincia di Vicenza, al quale avevamo chiesto precisazioni sulla progettazione dopo che Isde Medici per l’Ambiente di Vicenza ha convocato un convegno sul tema “Incenerimento fanghi a Schio: rischio Pfas” (leggi qui).

Viacqua precisa che il progetto è frutto di un protocollo d’intesa siglato con Alto Vicentino Ambiente (Ava), gestore del termovalorizzatore di Schio, definito e approvato in accordo con gli enti competenti.

“Due gli obiettivi fondamentali che si intendono perseguire – spiega Castaman -: il primo è lo studio di modalità efficaci per la riduzione dei quantitativi di fanghi di depurazione civile, il secondo è valutare possibili scenari per lo smaltimento alternativi allo stoccaggio in discarica o allo spargimento nei campi, ritenute soluzioni non più sostenibili”.

Muovendo da queste considerazioni, Viacqua ha dunque testato un impianto mobile di essiccazione dei fanghi e in parallelo, ha condotto una verifica di fattibilità tecnica per il possibile avvio dei fanghi essiccati a termovalorizzazione.

“Quest’ultimo procedimento, nella particolare logistica che si riscontra a Schio, potrebbe essere sfruttato non solo per la produzione di energia elettrica – ancora il presidente di Viacqua -, ma anche per il recupero del calore attraverso teleriscaldamento e sfruttamento per i processi di essiccazione dei fanghi.

Il termovalorizzatore di Schio risulta già autorizzato alla ricezione di eventuali fanghi di depurazione civile ed è da tempo ampiamente monitorato dagli organi competenti”, ha concluso Giuseppe Castaman.