“Fantozzi. Una tragedia” al Teatro Comunale di Vicenza lo spettacolo con Gianni Fantoni

120
fantozzi vicenza

La Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Vicenza propone un “classico” a modo suo e un’icona dell’immaginario collettivo nazionale: martedì 21 e mercoledì 22 gennaio 2025 è in programma in Sala Maggiore “Fantozzi. Una tragedia”, lo spettacolo con cui il regista Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, porta in scena lo straordinario universo di storie e personaggi scaturito dalla penna di Paolo Villaggio, con Gianni Fantoni nel ruolo del celebre ragioniere.

Fantozzi e il lavoro. Fantozzi e le donne. Fantozzi e lo sport. Fantozzi e la coscienza di classe. Lo spettacolo si compone di quattro atti tragicamente esilaranti e un sorprendente epilogo, in cui il pubblico potrà incontrare i direttori megagalattici, la mostruosa genìa impiegatizia, la poltrona in pelle umana, la nuvola di Fantozzi. Con i suoi libri e i suoi film Paolo Villaggio infatti, non solo ha raccontato come pochi altri le contraddizioni e i paradossi della società italiana, ma ha segnato in modo indelebile l’immaginario collettivo e persino il nostro linguaggio.

Nelle due sere, prima dello spettacolo, si svolgerà alle 20.00 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, l’Incontro a teatro condotto da Alessandro Comin, responsabile della pagina spettacoli del Giornale di Vicenza, critico cinematografico. Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio il giornalista presenterà al pubblico lo spettacolo, che ha debuttato al Teatro Nazionale di Genova nel gennaio dell’anno scorso, ma soprattutto il personaggio Ugo Fantozzi e poi Fracchia, Krantz, e ancora la moglie del ragioniere, Pina, la figlia Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani. Tutte le maschere a cui Paolo Villaggio ha dato voce nella sua commedia umana dai tratti tragici, sospesa tra opportunismo e cattiveria, piaggeria e violenza, disincanto e feroce arrivismo, situazioni che ben che rappresentano l’Italia degli anni Settanta, ma anche dei giorni nostri, in palcoscenico come nei film.

Nello spettacolo teatrale, basato sui primi tre libri dedicati a Fantozzi, pubblicati tra il 1971 e il 1976, gli appassionati riconosceranno episodi diventati proverbiali, dalla partita di tennis nel nebbione mattutino alla Corazzata Potëmkin, dalla scena del campeggio a quella in cui Fantozzi si prepara per andare in ufficio sul filo dei secondi, beve il caffè della Pina a 3000 gradi Fahrenheit e prende l’autobus lanciandosi dal terrazzino. Ma non solo: nella visione registica di Davide Livermore, se da un lato torna emblematicamente l’eco di tragedie classiche, di destini segnati e ineluttabili, di peripezie che portano all’unica soluzione possibile (la disfatta), dall’altro mette in scena storie e personaggi che sembrano aderire perfettamente ai meccanismi teatrali della Commedia dell’Arte. Ovviamente nella nuova versione della tragicommedia non mancano i classici del linguaggio fantozziano («batti lei», «come è umano» e molti altri), ma con un allestimento lontano dall’ambientazione cinematografica, più legato ai libri di Paolo Villaggio, che tende a dare ulteriore universalità alla vicenda della maschera teatrale di Ugo Fantozzi. In una Piazza Italia alla De Chirico, spazio comune di questo strano Paese, si muovono le figure tragiche dell’epopea fantozziana. E lui, quel personaggio, come uno Charlot, come un Pulcinella, come un Totò, ne è straordinario protagonista. Quella di Fantozzi è una invenzione del Novecento, ma si libera dal tempo in cui è stata creata, per arrivare all’oggi con immutata grottesca comicità e la sua carica di amara violenza.

Gianni Fantoni, che nella sua carriera ha più volte incrociato Paolo Villaggio, a partire dall’incredibile capacità di ricostruirne la voce, sino a raccoglierne l’eredità artistica, è un Fantozzi di oggi, un tragico perdente sempre pronto a dare battaglia. Insieme a lui in scena, ci sono, molto bravi, Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando. Come ha raccontato nel suo libro “Operazione Fantozzi”, pubblicato da Sagoma Editore, prima dell’incontro con Davide Livermore ha cercato per anni di portare il personaggio a teatro, senza riuscirci.

Fantozzi. Una tragedia” regia di Davide Livermore, drammaturgia di Gianni Fantoni, Davide Livermore, Andrea Porcheddu, Carlo Sciaccaluga, è una produzione di Teatro Nazionale di Genova, Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli, Geco Animation. Le scene dello spettacolo sono di Lorenzo Russo Rainaldi, i costumi di Anna Verde, la supervisione musicale è curata da Fabio Frizzi, le luci sono di Aldo Mantovani. Lo spettacolo dura circa 2 ore con un intervallo.

“Fantozzi, lei è una maschera. Non appartiene a sé stesso. È di tutti. Ora noi la faremo a pezzi e ognuno di noi si porterà a casa un pezzetto di lei” (dalle note sullo spettacolo).

I biglietti per gli spettacoli di Prosa in Sala Maggiore sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini, 39) aperta dal martedì al sabato (esclusi i festivi) dalle 15.00 alle 18.15, oppure al telefono, chiamando lo 0444 324442 nei giorni di apertura della biglietteria dalle 16.00 alle 18.00, oppure online su www.tcvi.it ; costano 30 euro l’intero, 25 euro il ridotto over 65, 15 euro il ridotto under 30 e 12 euro il prezzo ultime file (dalla T alla Y).

Per gli studenti universitari in possesso della VI-University Card è previsto un biglietto unico a 7 euro; è possibile comprare i biglietti anche tramite con la Carta del docente e lo spettacolo può essere incluso anche nei Carnet Prosa&Danza e Prosa&Circo.