«Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato di proporre l’assegnazione del ministro plenipotenziario Massimo Ambrosetti come capo della missione diplomatica a Pechino. Per la Libia è stato invece proposto il ministro plenipotenziario Gianluca Alberini. Tra gli altri nomi indicati ci sono quello di Giuseppe Maria Buccino Grimaldi per la Spagna, Valeria Biagiotti per il Cile, Marco Cirillo Baldassare Maria della Seta Ferrari Corbelli Greco Sommi Picenardi per la sede di Hanoi. Inoltre, il ministro Tajani ha svolto una informativa sulla destinazione a Colombo in Sri Lanka, quale incaricato d’affari, del consigliere di ambasciata Damiano Francovigh». È questa la novità in ambito diplomatico riportata ieri da «Agenzia nova» in un breve lancio pubblicato in tarda serata.
Laurea in giurisprudenza, specializzazioni nei più prestigiosi atenei anglosassoni, il vicentino Ambrosetti nel 2006 fa il primo salto nella carriera diplomatica divenendo primo consigliere per gli affari strategici presso l’ambasciata italiana a Washington DC. Dal 2010 al 2013 è direttore per le analisi strategiche al Dis presso la presidenza del consiglio dei ministri a Roma. Nel 2018 la carriera di Ambrosetti compie un nuovo balzo in avanti divenendo rappresentante permanente per l’Italia presso il Consiglio della Nato a Bruxelles. Dal 2018 fino ai giorni più recenti ricopre l’incarico di ambasciatore italiano «a Panama, Haiti, Antigua, Barbuda, Saint Kitts e Nevis». L’ambasciatore è fratello di Enrico Ambrosetti, noto avvocato vicentino nonché docente universitario di diritto (tra gli incarichi recenti più noti la difesa di Gianni Zonin nel processo BPVi).
Alla Farnesina Massimo Ambrosetti è ricordato perché nell’autunno del 2010 ricevette una importante delegazione proprio al Ministero degli esteri nell’ambito di una trasferta organizzata dal mondo istituzionale ed economico berico. Come scrisse la Domenica di Vicenza del 16 ottobre 2010 alla missione presero parte «i vertici di Confindustria Vicenza», alcuni «rappresentanti del Comune di Vicenza, della Banca Popolare di Vicenza e della Fondazione universitaria».
Adesioni a quella missione conoscitiva giunsero inoltre dal Cisa Andrea Palladio, dalla Camera di Commercio berica e dalla Fiera di Vicenza. Ambrosetti di recente, invitato dall’Università di Siena, ha partecipato ad un importante convegno dedicato al tema della cybersecurity nell’ambito delle relazioni internazionali tra gli Stati.
Rimane ora da capire come Pechino valuterà la nomina di Ambrosetti, da sempre in ottimi rapporti con la componente più filo-atlantica della Farnesina.