Fase 2, Asproso al Comune: “riaprite gli orti urbani”

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La cura di un piccolo appezzamento di terra – è scritto in una Interpellanza comunale di Ciro Asproso – anche se svolta nel tempo libero, rappresenta molto più che una semplice attività di svago poiché consente di stare all’aria aperta, di praticare un’attività fisica e di ricavarne una gratificazione psicologica e materiale.

Gli orti urbani, in modo particolare, assolvono una funzione di grande valore sociale per la collettività, e tanto più in un periodo come questo, possono integrare la dieta alimentare di chi si trova in difficoltà.

Oltre a ciò va considerato che le particolari condizioni climatiche di questa stagione, con scarse precipitazioni e temperature elevate durante il giorno, rendono indispensabili le attività di scerbatura, zappatura e irrigazione, pena la perdita del raccolto.

Il 20 Aprile scorso, il Governo nazionale ha consentito di uscire di casa per andare a coltivare orti e piccoli appezzamenti, anche se non si è agricoltori professionisti e pure nei casi in cui il terreno si trovi distante dell’abitazione, e non nel Comune di residenza (escluse le seconde case). Infatti, come si può leggere alla voce Agricoltura “la coltivazione del terreno agricolo e l’attività diretta all’autoconsumo rientrano nel codice Ateco 0.1. e sono quindi consentite …”.

A differenza di molte altre città italiane, Vicenza non si è adeguata alle indicazioni governative e mantiene in vigore l’Ordinanza sindacale di chiusura fino al 4 maggio p.v., pur con delle inspiegabili eccezioni, come nel caso degli Orti urbani in Circoscrizione 7 ai Ferrovieri, dove è possibile innaffiare in maniera contingentata. Mentre nel resto della città neppure questo è consentito.

Raccogliendo le sollecitazioni di numerosi cittadini, che pur vantando il pagamento di un canone sono tuttora impossibilitati ad accedere ai terreni loro assegnati, CHIEDO a questa Amministrazione di:

 Revocare l’Ordinanza di chiusura degli orti urbani e permettere l’accesso immediato agli assegnatari, al fine di consentire lo svolgimento di tutte le necessarie attività di irrigazione, cura e pulizia dei terreni.
 Regolamentare l’accesso e lo svolgimento delle funzioni autorizzate nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale.

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