Fatture per operazioni inesistenti, Guardia di Finanza di Venezia incastra operatore cinese: sequestro per 250mila euro

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Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti: questo il reato che la Guardia di finanza di Venezia ha contestato a una cinese, richiedendo e ottenendo dal Gip il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca anche per equivalente, per 250 mila euro.

Il sequestro tra origine da pregresse attività investigative che avrebbero consentito di individuare un articolato giro di fatture per operazioni inesistenti emesse da società “cartiere”, totalmente inesistenti ed inoperanti, gestite da cittadini cinesi, con sedi fittizie in Toscana, nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento low-cost.

Tra i destinatari delle citate fatture false, è stata individuata una ditta individuale, anch’essa gestita da una cittadina cinese, già operante nel Veronese, che è stata sottoposta a controllo per aver utilizzato le fatture false relative a costi fittizi per oltre 381.000 euro.

Per tale motivo, il 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, all’esito della verifica nei confronti del soggetto economico, ha recuperato a tassazione i citati costi fittizi, per oltre 381mila euro, e IVA indebitamente detratta per oltre 84 mila euro.

In definitiva, le false fatture, contabilizzate ed utilizzate nelle dichiarazioni fiscali, hanno consentito di evadere IRPEF ed IVA per un importo complessivo di circa 250.000 euro, pari al profitto del reato commesso.

La titolare della ditta individuale, ritenuta responsabile del reato di “Dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” (art. 2 del D.Lgs n. 74/2000), è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, con contestuale proposta di sequestro preventivo del profitto del reato conseguito (250.000 euro).

Il P.M. titolare delle indagini, condividendo l’assunto investigativo delle fiamme gialle veneziane, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale scaligero l’emissione di un decreto di sequestro preventivo in via diretta e per equivalente del menzionato profitto del reato.

Gli accertamenti patrimoniali eseguiti dai militari del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Venezia nei confronti dell’indagata hanno consentito di rinvenire e sequestrare consistenze finanziarie e tre immobili, tutti situati nel Veronese, per un valore equivalente all’intero importo oggetto di sequestro, anche grazie alle indagini connesse a dimostrare la manovra elusiva posta in essere con la cessazione, ad hoc, della ditta individuale.