Federfarma Vicenza. Nuovi spazi per nuovi servizi: rivoluzione in farmacia con la nuova normativa regionale

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Le farmacie del Veneto potranno aprire sedi distaccate per erogare più servizi
Le farmacie del Veneto potranno aprire sedi distaccate per erogare più servizi

Anche le farmacie di Vicenza saranno coinvolte nella piccola grande rivoluzione portata dalla delibera 69 approvata in Regione Veneto alla fine di gennaio: le farmacie potranno utilizzare anche locali esterni per l’erogazione servizi sanitari nell’ambito della cosiddetta “farmacia dei servizi”.

La dottoressa Daniela Giovanetti, presidente di Federfarma Vicenza

La dott.ssa Daniela Giovanetti, presidente di Federfarma Vicenza, evidenzia come negli ultimi anni le farmacie non siano più solo un punto di distribuzione di farmaci, ma anche un punto di erogazione di servizi sanitari, spesso su affidamento delle Aziende socio-sanitarie e della Regione Veneto. Basti pensare ai tamponi Covid o alle vaccinazioni anti-Covid o antinfluenzali, ma anche la prenotazione degli esami o lo scarico dei referti, il ritiro di campioni per lo screening del tumore colon-retto: «Sono tutte attività – spiega la dott.ssa Giovanetti – che richiedono spazi adeguati. Anche per questo motivo alcuni colleghi negli ultimi anni hanno investito in modo significativo per la costruzione di nuove strutture, riprogettate da zero secondo quella è che la realtà delle farmacie del nuovo millennio». Non tutte le farmacie però possono ingrandirsi, per esempio quelle inserite nei centri storici o comunque all’interno di complessi più ampi, senza dimenticare che ciascuna licenza è vincolata ad una ben precisa territorialità. Questa problematica potrà essere superata proprio grazie alla nuova delibera della Giunta Regionale, che concede alle farmacie la possibilità di aprire sedi distaccate, anche non contigue alla sede principale, purché all’interno dello stesso ambito territoriale di pertinenza, dedicate esclusivamente all’erogazione di servizi sanitari. «Questo – afferma ancora la dott.ssa Giovanetti – è molto importante sia per le farmacie sia per gli utenti: le prime potranno investire ulteriormente nella “farmacia dei servizi”, potenziando la propria offerta di test ed esami diagnostici, e in prospettiva ci sarà un’adesione maggiore alle attività di vaccinazione e agli altri servizi in convenzione con il sistema sanitario regionale; i cittadini potranno così contare su una presenza ancora più capillare di servizi sanitari vicino a casa e, all’interno delle farmacie, su spazi più accoglienti e adeguanti anche in termini di privacy».

E già, conclude la presidente di Federfarma Vicenza, si intravedono ulteriori sviluppi: «La normativa consente alle farmacie di aprire queste sedi distaccate anche in associazione con altre: potenzialmente si va quindi verso la creazione di centri ben strutturati, con l’orario esteso tipico delle farmacie, per l’erogazione ai cittadini di tutta una serie di servizi sanitari di quartiere».