A margine della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Gruppo AGSM AIM e di cui riferiamo in altro articolo, il presidente Federico Testa ha risposto alle nostre domande sulla crisi apertasi nell’organo amministrativo della multiutility a causa della assenza di due dei tre consiglieri vicentini nel Cda del 28 dicembre scorso.
Presidente, il 18 gennaio dovrebbe esserci un nuovo consiglio d’amministrazione. Quale sarà l’ordine del giorno?
“Solo aspetti tecnici. Parliamo di un aumento dei fidi e poco altro.”
Ci sono aggiornamenti sulle vicende che hanno portato alla rottura fra Verona e Vicenza, prima di tutto su quella delle deleghe del consigliere Quaglino?
“Ho in programma insieme con gli altri componenti del consiglio d’amministrazione una riunione per cercare di capire come affrontare quelle questioni, proponendoci di risolverle e di trovare una soluzione che tuteli l’azienda e, poi, anche poter passare a occuparci delle altre questioni come le bollette, che sono cose che ai cittadini interessano molto. Dobbiamo anche parlare di investimenti.”
Nel mondo politico ed economico si è lamentato che questa rottura fra le due componenti del Cda possa provocare una ridotta efficienza dell’amministrazione aziendale.
“Se andiamo avanti così, il rischio c’è quindi noi dobbiamo rendere di nuovo operativo il consiglio d’amministrazione, rendere operativa la governance che i due Comuni si sono dati e concentrarci sulle cose da fare perché la questione di cui mi chiede è solo una delle cose che interessano il Gruppo, ma ce ne sono tante altre. Dobbiamo fare grandi investimenti e prendere tutta una serie di decisioni che è importante che facciamo serenamente per il benessere dei cittadini.”
L’ipotesi di un’azione di responsabilità nei confronti di Quaglino?
“Non ne so niente se non che il collegio sindacale aveva detto che doveva valutare questa possibilità.”
Avete già fissato un altro Cda dopo quello del 18 gennaio?
“Naturalmente. Stiamo ragionando come scadenza possibile, mi pare, entro la fine del mese.”