Fedriga “Nucleare, serve un patto di sistema e una comunicazione chiara”

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UDINE (ITALPRESS) – “Il nucleare oggi disponibile è sicuro, ma dobbiamo essere all’avanguardia anche per le tecnologie che saranno disponibili tra dieci o trent’anni. Ho visitato a Boston il progetto sperimentale di costruzione di una centrale a fusione, dove l’azionista di riferimento è italiano, ma noi oggi in Italia non disponiamo ancora di una legislazione che permette una sperimentazione del genere”. Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga intervenendo in videocollegamento alla tavola rotonda “Energia nucleare sostenibile: dialogo con l’industria italiana“, organizzata da Confindustria Udine, insieme all’azienda Newcleo, sui temi legati al ruolo dell’energia nucleare a supporto del settore industriale.

Fedriga ha aggiunto che sul tema dell’energia nucleare e sui siti produttivi serve un profondo processo di “responsabilizzazione da parte di tutti, ma in primis da parte della politica di tutti gli schieramenti: troppe volte – ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia – si è cavalcata la protesta del momento per lucro elettorale ma seguire il consenso a breve termine sarà un fallimento. Occorre invece una comunicazione efficace, seria e vera ai cittadini: vi ringrazio per incontri come questo perché è bene lavorare per un grande patto tra tutti gli attori del sistema”.

L’iniziativa, introdotta dal presidente Luigino Pozzo, ha messo a confronto istituzioni, aziende, autorità di settore ed esperti sul tema dell’energia, con particolare riferimento alle opportunità offerte dall’energia nucleare a supporto del comparto industriale. Fedriga ha raccolto anche due spunti dell’intervento di Pozzo per rimarcare in merito alla questione del reperimento della forza lavoro che è “necessario attuare seriamente politiche che incentivino un’immigrazione scelta, accompagnata e non subìta” e in merito alla tassazione del lavoro “che serve responsabilità da parte dei tre protagonisti: istituzioni, sindacati, parti datoriali per affrontare un tema che riguarda tutti, non solo le fasce più fragili”.

Per parte sua l’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro a margine dell’evento ha rimarcato come “non possiamo permetterci di rimanere indietro considerando che il mini-nucleare di terza generazione nella ricerca, nell’operatività e nello sviluppo è un’eccellenza italiana: investire nel mini-nucleare significa sostenere anche la vocazione industriale del Friuli Venezia Giulia, garantendo e creando nuove opportunità occupazionali e consolidando un settore strategico per il futuro. Con le giuste politiche e il supporto della ricerca e dell’innovazione, la regione può diventare un modello di sviluppo sostenibile e concorrendo alla sovranità energetica dell’intero Paese”.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri – alla presenza anche del presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin – il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti e il ceo di Newcleo Stefano Buono, azienda che ha raccolto oltre 537 milioni di euro di finanziamenti privati (90% capitali italiani) e sta lavorando alla progettazione, costruzione (entro il 2031) e gestione di Reattori modulari avanzati (Amr) di quarta generazione, raffreddati con piombo liquido e alimentati da scarti nucleari riprocessati.

– Foto ufficio stampa Regione Friuli-Venezia Giulia

(ITALPRESS).