Femminicidi nel Vicentino, Arnaldo Sciarretta (coordinatore di Meritocrazia Italia del Veneto): violenza al capolinea!

477
Occhi aperti sulle violenze
Occhi aperti sulle violenze
Ogni 72 ore in Italia viene uccisa una donna – sostlene l’avv. Arnaldo Sciarretta, coordinatore di Meritocrazia Italia del Veneto, nel post che vi proponiamo. Nella sola provincia di Vicenza, a distanza di cinque giorni, sono state uccise Rita Amenze, 35 anni, ed Alessandra Zorzin, 21 anni. Entrambe madri, mogli, figlie…inaccettabile. Inaccettabile anche il solo tentare di trovare una motivazione ad un gesto di una malvagità estrema: perché chi ha ucciso ha deliberatamente scelto di uccidere.
Bandiere a mezz’asta in tutta la provincia e convocazione di tavoli operatività livello regionale.
Ma dobbiamo fare di più, molto di più.
Avv. Arnaldo Sciarretta, presidente di Meritocrazia Italia del Veneto
Avv. Arnaldo Sciarretta, presidente di Meritocrazia Italia del Veneto

E’ fondamentale rendere efficaci le disposizioni normative già esistenti, incrementarle per fare un modo che ogni vittima di violenza si senta portata, ed accompagnata, a denunciare chi la sottopone a ciò.

E’ fondamentale la prevenzione, una prevenzione culturale , mediante percorsi formativi che riportino il rispetto ad essere il valore principale in qualsiasi tipo di rapporto; dobbiamo saper accettare un no, rispettare le altre persone, le loro necessità, le loro decisioni.
Non ci possono essere scusanti: contrasti personali, difficoltà economiche, contesto sociale sono indicatori di un disagio che chiama l’intervento di supporto nei confronti di queste persone, ma non può in alcun modo, nemmeno attraverso il titolo di un giornale, “motivare” una violenza così dilagante e senza controllo.
E’ dovere di ogni cittadino rendersi parte attiva, nel proprio ambito, per sconfiggere definitivamente questa piaga sociale.
Meritocrazia Italia Veneto auspica che vi sia una decisa presa di posizione da parte delle istituzioni, ciascuna per il proprio ambito, per attivare percorsi formativi di prevenzione, incentivare l’assistenza e percorsi di recupero nei confronti sia di chi subisce violenza che di chi la pone in essere, incrementare interventi legislativi che siano però poi effettivamente applicati, responsabilizzando tutte le figure, istituzionali e civili coinvolte.