I Ferragnez e l’egemonia gramsciana: sulla manifestazione per la “pace” a Milano

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Ferragnez e l'egemonia gramsciana
Ferragnez e l'egemonia gramsciana

Oggi in Pianura Padana c’è nebbia: è il terzo giorno che mi sveglio e non riesco a vedere la casa di fronte alla mia. Neanche il mio cane ha voglia di uscire per fare i bisogni eppure qualcuno/a oggi sarebbe uscito di casa e sarebbe andato/a a manifestare a Milano in piazza Duomo con un flashmob per la pace…in casa Ferragni (manifestazione poi annullata per le troppe adesioni sic!). Sì, perché Sanremo pare abbia fatto danni alla coppia di influencer più seguiti d’Italia, i Ferragnez, che da qualche tempo ammorbano anche le piattaforme televisive a pagamento con una loro serie.

Questo perché c’è stato un bacio omo tra Fedez e uno dei cantanti in gara a Sanremo, Rosa Chemical, che ha fatto infuriare la Ferragni. Perché oggi scrivo di questo?

Perché a mio parere oggi sono proprio gli influencer che nel mondo esercitano una forma particolare di potere che Antonio Gramsci chiamava egemonia.

Nei Quaderni dal carcere Gramsci scriveva che «la supremazia di un gruppo sociale si manifesta in due modi, come dominio e come direzione intellettuale e morale». Ebbene l’egemonia degli influencer è questo tipo di direzione dei gusti, delle idee e dei comportamenti: l’influencer è il sacerdote laico della società dei consumi in cui è lui stesso imprenditore e venditore dei suoi prodotti.

Gli influencer, quindi, sono anche degli intellettuali postmoderni che hanno un potere di incidere nella società potenzialmente illimitato e manifestano questo nella capacità di riunire corpi in luoghi. La mente è già stata colonizzata attraverso i social, ma i corpi sono la fortezza più difficile da espugnare.

I corpi di quelle persone che in Lombardia ormai si rifiutano di uscire di casa per votare; i corpi di chi ritiene inutile incontrarsi per manifestare per la pace; i corpi verso i quali si fanno leggi per non permettere si incontrino neanche per ballare. Ma quando «i corpi si riuniscono, si muovono e parlano insieme, rivendicano un certo spazio in quanto pubblico» ci ricorda Judith Butler nel testo L’alleanza dei corpi.

Se davvero oggi avessimo visto tanti corpi in piazza a Milano, probabilmente, avremmo visto non solo che tipo di potere hanno i Ferragnez, ma forse avremmo tastato con mano il bisogno di riappropriarsi di uno spazio pubblico e quindi politico dei nostri giovani influenzati dai social.


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a cura di Michele Lucivero

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