Festa della donna – Lei, così fragile, così forte

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Arriva il momento in cui un uomo sente il bisogno di avere al proprio fianco una donna. Questo momento coincide con l’inizio di un cambiamento, significa decidere di stare “dentro al terremoto”, ad un vortice che coinvolge tutti i sensi. Un uomo questo lo sa bene.

Come dice Galimberti, “l’uomo è singolare mentre la donna è duale già guardando il suo corpo”: noi siamo “fine a noi stessi”, lei invece è tesa all’altro. Che procrei o meno.

Credo sia questo il motivo per cui prima di chiedere a mia moglie di passare il resto della sua vita con me, prima di guardare il suo cuore, mi son preso per mano, mi sono guardato bene allo specchio e mi sono riconosciuto. Mi son preso sul serio, ho scelto di non prendermi in giro. Mi sono ascoltato e dopo avermi chiamato per Nome, mi son perdonato.

Prima di incontrare il suo cuore mi son dato del tempo per restare a guardare, per potermi vivere e provare.

Sono tante le domande, i perché che ti prendono quando sei dentro a questo turbinio. Cercavo di capire quanto la sua unicità fosse vera, quanto avrei potuto trovare di lei negli altri, a dimostrazione della sua interscambiabilità… ma ciò non avveniva mai.

Tutti quelli che incontravo non avevano un pezzetto del suo viso, della sua persona.

È così che ho capito che il mio continuare a sperare, il mio continuo cercare l’Amore; era davvero avvenuto. Quell’amore delicato, rispettoso dell’altro, l’amore di un uomo che ha “pulito le sue mani con cura” prima di toccare la sua donna, che è pronto a mettersi in dubbio e a sentirsi anche lui un pochino di più teso verso l’altro.

A guardarlo ora, quel momento iniziale che ha dato il via al Tutto, mi pare così piccolo. Ma allo stesso tempo, fortissimo e meraviglioso.

Da lì, ciò che si è aperto di fronte a me è stato uno spazio enorme, immenso. Un respiro pieno di profumi e colori che non immaginavo potessero essere così vicini (ma così lontani finora) a me.

Non lo so dove tutto questo mi porterà. Non so neppure se avrò tutto il tempo e le capacità per viverlo. Ma la forza sì. E non è la mia. È la sua. Una forza che ho solo potuto intravvedere, senza poter far nulla, durante la nascita dei nostri figli. Non ho idea da dove arrivi. Ma lei ce l’ha. Ma la cosa più incredibile è che questa forza arriva anche agli altri, permeando l’aria, quasi come se noi potessimo toccarla, quasi ci appartenesse. E questo sentire, questa “magia” non è solo della Donna che ho scelto per me. Ma è di tutte le Donne: questi esseri speciali, così fragili, ma così forti.

Per questo ho capito che perdonarsi e prendersi sul serio è la partenza per poterle stare accanto. Accettare di essere imperfetto, mi permette di vivere al meglio l’altra parte di me che trovo in lei, che a me manca, e che posso riscoprire attraverso la condivisione.

Le Donne hanno un potere che noi non abbiamo: una sensibilità che permette loro di vedere anche dove non c’è luce, di sentire anche quando sembra che non ci sia musica.

Buona Festa della donna!