Festa della Liberazione: cerimonie a Mestre e al Monumento alla Partigiana a Venezia per ricordare i Caduti della Resistenza | VIDEO

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Comune di Venezia
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Due cerimonie, una in laguna e una in terraferma, in rappresentanza di tutta la comunità cittadina, hanno caratterizzato il 25 aprile 2020 a Venezia. Nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19, infatti, non si sono potute tenere le tradizionali iniziative per celebrare la Liberazione. Per questo motivo le deposizioni delle due corone d’alloro, rispettivamente sulla lapide dedicata ai Caduti del Municipio di Mestre e in corrispondenza del Monumento alla Partigiana di Venezia, hanno avuto oggi un significato particolare.

In rappresentanza della comunità veneziana a entrambe le cerimonie ha presenziato il sindaco Luigi Brugnaro, accompagnato dai gonfaloni di Anpi, AssoArma e altre associazioni. Il primo cittadino ha poi partecipato alla tradizionale Messa per San Marco Evangelista in Basilica celebrata dal patriarca Francesco Moraglia.

E’ proprio il primo cittadino ad aprire il filmato con cui l’Amministrazione comunale ha raccolto in pochi minuti gli interventi delle autorità cittadine che, da tradizione, sarebbero intervenute nelle piazze o nei campi della laguna e della terraferma: oltre al sindaco hanno partecipato al progetto il presidente della sezione di Venezia dell’Associazione Nazionale Alpini, Franco Munarini; il Partigiano Mario Bonifacio, in rappresentanza delle sezioni Anpi di Venezia e di Mestre, Iveser, Anppia e Fiap; Ugo Agiollo, segretario generale della Cgil Metropolitana a nome di Cgil, Cisl e Uil di Venezia; Paolo Gnignati, presidente della Comunità ebraica di Venezia.

“Oggi è la Giornata della Liberazione, oltre che del nostro patrono San Marco, – ha dichiarato il sindaco Brugnaro nel suo intervento – la Resistenza continua ancora oggi grazie alla passione dei volontari, che donano se stessi agli altri. Questa è la resistenza civile e democratica che fa onore alla nostra libertà, che resiste di fronte agli egoismi e alle diffidenze contro le provocazioni. Dobbiamo avere coraggio e umiltà. Questo ci ha insegnato la Resistenza”.