Festa dell’Europa 2019: al via il ciclo d’incontri Caffè Europa

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Con un dibattito sul tema “Europa e donne”, ha preso il via questo pomeriggio da piazza San Marco il ciclo d’incontri Caffè Europa, il format del Parlamento Europeo – Ufficio di Informazione a Milano – che prevede tre incontri sui temi prioritari per l’Unione europea, tra cui la cittadinanza, i diritti e il futuro dell’Unione, in cui intervengono personalità, docenti e cittadini.

All’appuntamento, ospitato al Caffè Florian e organizzato con la collaborazione dello Europe Direct del Comune di Venezia e dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, sono intervenute la Presidente del Consiglio comunale di Venezia, la Direttrice del Museo del Tessuto, Palazzo Mocenigo, Chiara Squarcina, la Prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere, Università di Padova, Annalisa Oboe, la dirigente di Ricerca Istat e direttrice centro di statistiche sociali e ambientali, Linda Laura Sabbadini, e ancora Sara De Vido, docente di diritto europeo e internazionale, Università Ca’ Foscari Venezia. 

La conversazione è stata moderata da Luisella Pavan-Woolfe, direttrice del Consiglio d’Europa, Ufficio di Venezia. 

“Con oggi inizia ufficialmente la Festa dell’Europa 2019 – ha sottolineato la presidente del Consiglio comunale  – ricordando una a una le nove madri fondatrici del’UE: da Sofia Corradi, ‘mamma Erasmus’, a Simone Veil da Fausta Deshormes La Valle a Sophie Sholl. Se noi donne – ha aggiunto – rappresentanti ciascuna di una realtà politica sociale diversa oggi siamo qui in questo caffè di Venezia a dialogare d’Europa, d’identità europea, di diritti e di doveri, lo dobbiamo a loro che si sono spese per richiamare all’impegno diretto in questo grandioso progetto tutte le donne, ciascuna con le proprie prerogative. Continuiamo dunque a lavorare per questa grande realtà che ci permette il lusso di essere in pace e libertà da 70 anni”.

Nell’intervento della direttrice dell’ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa sono invece stati ricordati alcuni dati a livello europeo sulla parità tra uomo e donna, sulle politiche di genere, sulle conquiste dell’imprenditorialità femminile.

Nonostante gli importanti risultati ottenuti – è stato rimarcato- le differenze di genere continuano però ad esistere. Le criticità maggiori sono rappresentante dalla disuguaglianza economica- retributiva, dal diverso potere decisionale, dalla violenza di genere.

Per quando riguarda i numeri: a livello europeo la media degli uomini che lavorano è pari all’82% contro il 71% rappresentato dal genere femminile.

Il gap arriva al 30% se si confronta il lavoro a tempo parziale perché sono generalmente le donne ad occuparsi prima dei figli poi dei familiari anziani o con disabilità. Ecco allora – è stato ribadito – l’importanza di supportare la donna con misure di conciliazione tra lavoro e famiglia: asili nido, orari flessibili, congedi parentali.

La differenza retributiva tra uomini e donne è del 16% perché queste ultime entrano ed escono dal mercato di lavoro e hanno un percorso meno lineare. Queste disuguaglianze si ripercuotono anche sulla pensione.

Dal punto di vista della suddivisione del potere, invece, è stato evidenziato come il 30% parlamentari in Europa sia donna, ma come, di questo passo, servirà attendere il 2051 per la completa parità. Nel privato, invece, si è passati a una rappresentanza femminile dall’11% al 20%  grazie all’intervento legislativo che ha spinto a far entrare le donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa.

In occasione della Festa d’Europa, intanto, questa mattina è stata inaugurata al Liceo classico ‘Franchetti’ di Mestre la mostra ‘Le madri e i padri fondatori dell’Unione europea’, un’occasione per riportare l’attenzione su alcuni dei protagonisti che hanno ispirato la creazione dell’Ue nella sua accezione più ampia. La mostra sarà aperta tutti i giorni fino al 31 maggio dalle 8 alle 14.