Alla manifestazione scientifica si affianca quest’anno Experience the Future, il luogo (online e onlife) dove le PMI vanno a caccia di tecnologia. Protagonisti (dal vivo) i centri di ricerca, gli incubatori e le aziende protagoniste dell’Open innovation. Lanciato un premio dedicato
alle giovani imprese innovative. Ecco il comunicato ufficiale
Rivedersi dal vivo, per immaginare le rotte del futuro e per condividere tecnologie e opportunità di business che permettano di renderlo migliore. Preceduto da due appuntamenti introduttivi che si terranno il 30 settembre a Brescia e il 22 ottobre a Vicenza, Festival del Futuro torna con una seconda edizione in presenza, dal 19 al 21 novembre, nei padiglioni della Fiera di Verona, dando vita al primo appuntamento dal vivo dopo il lockdown in cui la comunità dell’innovazione italiana può incontrarsi. Lo fa alla fine dell’anno segnato dalla pandemia che ci ha insegnato come il domani non sia scritto, tutt’altro: può ancora sorprenderci e travolgerci.
Per questo è utile attrezzarsi e puntare più in alto: accanto all’evento scientifico, caratterizzato dai panel di discussione sui grandi macrotrend che disegnano il futuro elaborati da Harvard Business Review, debutta Experience the Future, una fiera 2.0 in cui confrontarsi faccia a faccia con l’ultima frontiera della tecnologia. Qui si ritrova la Community online – che sta crescendo sul sito festivaldelfuturo.eu – e si assegna il Festival del Futuro Startup Award, un premio che mira a selezionare e promuovere il sistema dell’innovazione tecnologica italiana. L’iscrizione è aperta fino al 19 ottobre al seguente link. Le dieci finaliste si sfideranno sul palco della Future Arena di Experience The Future, e alla vincitrice andranno servizi per un valore di 15 mila euro. Un modo per sostenere concretamente le giovani imprese innovative messe in difficoltà dal Covid.
A Experience the Future le startup incontrano le PMI a caccia di innovazione, e le aziende trovano nuovi partner per i loro progetti di Open Innovation. L’area espositiva – a pochi metri dall’auditorium del Festival – ospiterà gli stand di startup, PMI innovative, centri di ricerca, incubatori: un vero e proprio “villaggio dell’innovazione” che metterà in primo piano la tecnologia, da vedere, toccare e testare. E da raccontare, nel corso di tre giorni di eventi, sui due palchi allestiti tra gli stand.
Festival del Futuro gode del patrocinio della Commissione Europea, della Regione del Veneto, del Comune di Verona, del Comune di Brescia e del Comune di Vicenza e delle Camere di Commercio delle relative province. I partner istituzionali sono Verona Fiere, Confindustria Verona, Confindustria Vicenza e Associazione Industriale Bresciana. Sono partner scientifici del festival, tra gli altri: Ministero dell’Agricoltura, Università di Verona, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Luiss, Humanitas, Istituto Italiano di Tecnologia, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, EY, Oxford Economics, 30% Club Italy, SheTech, Food Trend Foundation.
Le anteprime di Brescia e Vicenza
Mentre cresce l’attesa per l’appuntamento scaligero, due anteprime permetteranno di respirare l’atmosfera del festival in due città chiave del bacino lombardo-veneto che costituisce l’area di riferimento naturale di FDF: a Brescia il 30 settembre e a Vicenza il 22 ottobre. L’appuntamento bresciano – che si svolgerà dalle 14 alle 18.30 alla Camera di Commercio – si intitola “Nuovi paradigmi del futuro. Dopo la crisi pandemica: le prospettive globali a medio e lungo termine”. Imprese e lavoro, economia e finanza, smart city e intelligenza artificiale sono alcuni dei temi affrontati dai rappresentanti del mondo dell’impresa, della ricerca e delle istituzioni, tra cui Chicco Testa, presidente di Proger, Fabio Moioli, head of consulting & services di Microsoft Italia, Paolo Onofri, vice presidente di Prometeia, ed Edoardo Croci, Coordinatore osservatorio Smart City, Università Bocconi, centro GREEN. Sono attesi per fare gli onori di casa il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, Matteo Montan, amministratore delegato del Gruppo editoriale Athesis e co-promotore del Festival del Futuro insieme al direttore di Harvard Business Enrico Sassoon e al presidente di Eccellenze d’Impresa Luigi Consiglio, e Giuseppe Pasini, presidente dell’Aib – Associazione Industriale Bresciana.