La legge italiana in materia di acquisizione della Cittadinanza deve essere aggiornata! – scrive nella nota che pubblichiamo sullo Ius Scholae Andrea Comberlato, Commissario FGS Veneto -. Dalla difficoltà ad accedere ad attività extra scolastiche quali l’Erasmus e le gite fino alla partecipazione alle attività sportive: è il futuro di oltre 800 mila giovani ad essere tenuto in scacco!
L’attuale regolamentazione risale al 1992, e stabilisce l’accesso alla Cittadinanza secondo ius sanguinis. I minorenni di origine straniera nati in Italia vi possono accedere solo al raggiungimento dei 18 anni d’età, presentando richiesta entro un anno. Ciò comporta molte problematiche, negando nella sostanza l’uguaglianza tra i giovani d’origine straniera e quelli aventi cittadinanza italiana.
Non è più possibile procrastinare. L’Italia deve riconoscere gli invisibili, deve stare al passo con una società che cambia e che si evolve.
I detrattori della proposta, dalla Lega a Fratelli d’Italia, per un tornaconto elettorale costruito con la demagogia più becera negano a un milione di giovani le possibilità e le opportunità che gli spetterebbero.
Noi del Circolo FGS “Domenico Piccoli” di Vicenza e Padova appoggiamo la proposta di uno ius scholae, come legge di civiltà necessaria, che garantisca l’accesso alla cittadinanza ai minori che risiedono e abbiano frequentato almeno cinque anni di studio nel nostro Paese.
Andrea Comberlato
Commissario FGS Veneto