Fiamm, compie 80 anni l’azienda nata a Montecchio Maggiore e cresciuta in tutto il mondo

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fiamm montecchio maggiore

Fiamm, Fabbrica Italiana Accumulatori Motocarri Montecchio, compie 80 anni, dopo essere stata così nominata dall’ingegnere Giulio Dolcetta nel 1942.

Ottant’anni di mercato, cambi di proprietà e gestione hanno rafforzato l’anima italiana di Fiamm, con radici in Veneto e sguardo internazionale. Acquisita nel 2017 da Hitachi Group, ora è Showa Denko Group.

Capacità produttiva tra le più elevate d’Europa con 70 mila tonnellate di batterie all’anno, 242 mila Kg/giorno di trasformazione della materia prima, 2 milioni di piastre create quotidianamente, un sistema di qualità certificato ISO 9001:2015, IATF 16949:2016, ISO 14001:2015, ISO 50001:2018, ISO 45001:2018 Fiamm è presente in 60 paesi. Produce e distribuisce in modo etico e sostenibile accumulatori per l’automotive e per uso industriale in Italia e all’estero. Dal 2010, con il suo sistema “Start & Stop” ha reso possibile il risparmio di 4,3 milioni di tonnellate di CO2.

Nel 2017 il controllo dell’azienda viene acquisito da Hitachi Chemical, gruppo quotato alla Borsa di Tokyo e parte del Gruppo Hitachi, direttamente dalla famiglia Dolcetta, proprietaria storica di Fiamm. Anni dopo, un altro Gruppo multinazionale giapponese quotato alla Borsa di Tokyo, Showa Denko Group*, leader nella produzione di materiali chimici ed industriali, acquisisce l’intera Hitachi Chemical, ottenendo pertanto il controllo anche del Gruppo italiano. Nonostante questi cambi di governance, Fiamm ha mantenuto il suo nome, un elemento che le ha consentito di continuare a proporsi con continuità sul mercato italiano e globale, dove il marchio è ampiamente riconosciuto e riconoscibile, permettendo nel contempo l’espansione su nuovi mercati con il supporto della multinazionale giapponese.

“Sono molto orgoglioso di lavorare per questa azienda e per questo particolare settore strategico – afferma Fujio Owa, Amministratore Delegato di Fiamm. L’azienda è attiva e competitiva su questo mercato ormai da molti anni, fornendo importanti prodotti sia per l’automotive che per l’uso industriale. In particolare durante il periodo di lockdown a causa del Covid, quando il governo ci ha chiesto di continuare a lavorare nei nostri stabilimenti, ho davvero percepito l’importanza del nostro lavoro e dei nostri prodotti, considerati parte dei servizi essenziali e indispensabili per il funzionamento del Paese”.

“Fiamm ha continuato a svilupparsi anche in questi anni difficili – sottolinea Maurizio Zanini, Chief Financial Officer – supportando il sistema energetico nazionale ed internazionale durante la pandemia in settori chiave come quello ospedaliero, ferroviario e dei data center che necessitavano grandi quantità di energia in modo continuativo. Fiamm registrerà nel 2022 ricavi per oltre 380 milioni di euro, di cui circa 240 milioni di euro nel settore automotive e 140 milioni di euro nel settore delle batterie industriali, con una crescita di circa il 3% per cento rispetto al 2021. Il focus della strategia del gruppo Showa Denko – continua Zanini – è innestare nuovi processi e metodologie di lavoro, valorizzando l’immenso know-how e la capacità di problem solving dell’impresa italiana”.

Da sempre Fiamm investe in Ricerca e Sviluppo, uno dei motivi che le ha permesso di continuare a stare sul mercato nel settore delle batterie al piombo, che hanno una percentuale di riciclabilità vicina al 100%. L’impresa ha aumentato più del 66% rispetto al periodo pre-pandemia gli investimenti in questo settore, allo scopo di potenziare un canale ora strategico per la sua crescita e contemporaneamente nel 2023 incrementerà più del 45%, sempre rispetto al periodo pre-Covid, gli investimenti nella digitalizzazione e nell’Information Technology.

“Fiamm produce in Italia gran parte delle batterie con materiali riciclati e riciclabili, – dichiara Piergiorgio Balbo, Head of Reserve Power Solutions – fornendo le migliori soluzioni sul mercato per lo sviluppo di sistemi di accumulo specificatamente pensati per le tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili come il solare e l’eolico. L’impresa – afferma Balbo – sta attraversando un periodo di trasformazione digitale che coinvolge sia gli uffici che la produzione, localizzata in Italia nei due stabilimenti di Veronella (VR) e di Avezzano (AQ). Ambiente e sicurezza sono due elementi chiave su cui ci siamo focalizzati, riuscendo a identificare e abbattere in maniera significativa i fattori di rischio sul lavoro”.

Il nostro obiettivo – osserva Paolo Gagliardi, Head of Mobility Power Solutions – è fornire batterie sempre più performanti anche per il settore automotive, soprattutto in vista del prossimo passaggio dal motore termico a quello elettrico. La vediamo come una opportunità – prosegue Gagliardi – per offrire soluzioni innovative di batterie al piombo che non spariranno dalle auto con l’avvento del litio, ma saranno il cuore dei nuovi veicoli e dell’elettronica legata alle tecnologie ausiliarie, ad esempio, nell’ambito della sicurezza ed illuminazione dell’abitacolo”.

“Il senso di appartenenza al gruppo è sempre stato il valore cardine del nostro DNA – assicura Penelope Ferri, Chief Human Resources Officer del gruppo. Con oltre 1.200 persone che fanno parte del nostro Gruppo abbiamo lavorato molto sul nuovo assetto di Fiamm, introducendo una nuova organizzazione che potenziasse l’attuazione del piano strategico, implementando flessibilità sul lavoro e smart working strutturato, lavorando sulla formazione specialistica, sulle competenze soft, sulla digitalizzazione. Sono stati anni impegnativi – conclude Ferri – in cui il tema dominante era lavorare sulla nuova cultura aziendale. Ciò significa far convergere l’alta qualità alle procedure e ai processi internazionali con ingegno e passione italiani”.

L’assetto industriale che Fiamm persegue risponde alla filosofia “local to global”: agire localmente con una strategia internazionale, seguendo i valori dell’impresa: innovazione, sostenibilità, sicurezza, welfare.