Fiducia nei consumi e fiducia nello Stato… quale cala di più? Aduc: l’effetto vasi comunicanti

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Fiducia in calo
Fiducia in calo

Sono di oggi i dati Istat che indicano in calo la fiducia dei consumatori durante il mese di gennaio di più di tre punti (da 117,7 a 114,2) (1) –  si legge nel comunicato che pubblichiamo di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Non c’è da fare grandi elaborazioni teoriche e analisi per intuire a cosa sia dovuto questo calo, visto che tutto il mese di gennaio lo abbiamo passato (come i precedenti mesi) a cercare di capire come far fronte alla pesante crisi energetica (gas e luce e, anche se le istituzioni continuano a far finta di nulla, petrolio/benzina).

Il governo è intervenuto, ma è probabile che siamo al massimo pena la creazione di buchi di ingressi e bilancio che levando da una parte e mettendo dall’altra, fanno solo l’effetto vasi comunicanti.

Effetto vasi comunicanti che ha ricaduta nella politica in generale, soprattutto col teatrino (2) in corso per l’elezione del presidente della Repubblica. Se qualche fiducia il governo se l’era guadagnata per i suoi interventi assistenziali e sanitari covid e per i tamponi alla crescite dei prezzi energia, ecco che ora tutto va a ramengo e si ritorna al classico “governo ladro” qualunque cosa faccia e dica.

A questo punto non sappiamo se a calare sia di più la fiducia verso l’economia o quella verso il governo/politica. Di certo sappiamo che in entrambi i casi le istituzioni si allontanano dai cittadini e dai consumatori.

Ogni volta ci domandiamo se è questo che un Paese rigoglioso come il nostro si debba meritare, pur consapevoli che ogni Paese si merita la classe politica che ha scelto per rappresentarlo.

2 – hanno avuto sette anni di tempo per pensare al nuovo presidente….