Fiera armi, Zanoni e Guarda: “altri 9 mila euro dalla Regione”

356
Armi a Vicenza (archivio)
Armi a Vicenza (archivio)

“È allucinante che sia ancora consentito l’accesso anche ai bambini alla Fiera Hit Show di Vicenza e che la Regione continui a finanziare questa manifestazione: altri 9mila euro di soldi pubblici. Eventi del genere hanno un impatto negativo sul piano educativo; la cultura delle armi, ce lo insegna la storia, non ha mai portato a niente di buono. Ci auguriamo che in quei giorni i genitori portino altrove i propri figli”. È l’auspicio – in un comunicato – del consigliere del PD Andrea Zanoni e della collega della Lista AMP Cristina Guarda a proposito della kermesse vicentina in programma a inizio febbraio, finita già lo scorso anno nella bufera, ricordano, “per le foto e video di bambini e adolescenti che maneggiavano pistole semiautomatiche”.

“Errare è grave, perseverare diabolico. Anche quest’anno la Regione parteciperà alla manifestazione con uno stand e una sala convegni. Non sappiamo cosa c’entri un’istituzione con la promozione delle armi: tra le 23 materie chieste da Zaia per l’autonomia adesso c’è pure l’ordine pubblico e l’esercito?”, ironizzano i due esponenti di opposizione. “È una partecipazione bizzarra e sbagliata, sebbene non sia la prima volta che la Giunta si mostra aperta e sensibile al mondo delle armi. Nel bilancio dello scorso anno sono stati spesi 350mila euro di denari pubblici per i convegni delle associazioni di caccia e, come se non bastasse, quest’anno ce ne saranno altri 250mila. Tutti soldi dei contribuenti. Inoltre troviamo grave l’annunciata presenza allo stand dell’Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale (Ispra), con materiale informativo sulle specie alloctone. Cosa c’entra l’ambiente in questo contesto di armi? Spiace che Ispra si presti a simili strumentalizzazioni”.

“Siamo a fianco delle associazioni che stanno nuovamente protestando come Anpi, Agesci, Papa Giovanni XXIII, Pacha Mama, Movimento dei Focolari e Caritas  solo per citarne alcune, e chiedono regole più stringenti sugli ingressi – aggiungono Zanoni e Guarda – Già nel 2017 il Consiglio comunale di Vicenza aveva approvato una mozione per vietare l’accesso a minori, senza successo. Sarebbe meglio promuovere e finanziare la cultura dei libri, dello sport, delle attività a contatto con la natura, anziché quella delle armi. Anche perché assistiamo ogni giorno a episodi di violenza nei confronti dei più deboli, persone e animali: la fascinazione di giovani per fucili e pistole non può che avere conseguenze negative”.

“Chissà se anche stavolta Hit Show sarà utilizzata da Salvini per l’ennesima comparsata elettoral-propagandistica. Ricordiamo che lo scorso anno proprio a Vicenza aveva sottoscritto un patto con la lobby delle armi, i cui frutti avvelenati li abbiamo raccolti a settembre, con il nuovo decreto che rende più facile l’acquisto di armi e munizioni – concludono i due consiglieri – Un provvedimento pessimo che, se abbinato alla riforma della legge sulla legittima difesa, potrebbe avere conseguenze devastanti”.