Fiera, Colombara: il momento della responsabilità

151
Cagnoni Ravanelli e Rucco
Cagnoni Ravanelli e Rucco

Fiera di Rimini pone la questione della TAV e della Sala Palladio. Sembrano solo scuse per non procedere con gli investimenti e onorare il contratto. Rucco, è capace di farlo rispettare? Se non lo fa, la strada sulla quale ci sta portando è quella di perdere le fiere dell’oro.

Una premessa necessaria

Gli obiettivi alla base della “fusione” tra Fiere di Vicenza e Rimini (IEG) erano finanziari ed industriali: alleggerire le posizioni debitorie della Fiera vicentina e creare prospettive di sviluppo. Dietro questi obiettivi un ACCORDO nel quale la nuova società (IEG) si impegnava ad effettuare investimenti sul polo vicentino. Patti scritti, ma anche rapporti tra i protagonisti allora in campo.
Lo STRUMENTO per realizzare tutto ciò era la quotazione in borsa.
Passaggio un po’ tribolato, ma che oggi si sta dimostrando efficace e redditizio. Una risposta che chiude la bocca a tutti coloro che fino a ieri si erano stracciati le vesti, compreso lo stesso Rucco.

Siamo ad oggi

Realizzata la quotazione in borsa, è l’ora degli investimenti per la ristrutturazione ed il rinnovamento del quartiere fieristico vicentino.
E qui IEG frena e lo fa sulla scorta di due questioni: la fermata della TAV e la proprietà della Sala Palladio.
Vediamole bene.
La questione della fermata della TAV è ed era conosciuta, legata ad un progetto che è di là da venire, solo in parte nelle mani di Vicenza.
Per quanto riguarda la questione della Sala Palladio, era anch’essa ben conosciuta dalla parte riminese, tanto che, proprio per dare la possibilità di investire alla futura nuova IEG, era stata trovata la soluzione di allungare sensibilmente la durata negli anni del comodato, con la possibilità per le parti di trovare ulteriori soluzioni strada facendo.

Quindi, niente di nuovo. Quando IEG, a fronte di disponibilità finanziarie oggi consolidate, solleva le questioni TAV e Sala Palladio, ci sembra stia in realtà tirando fuori delle scuse.
Per quanto riguarda IEG, la vera domanda è: vuol mantenere fede al patto sugli investimenti o no?
Questo è il momento delle responsabilità: per Cagnoni, di rispettare l’accordo; per Rucco, di farlo rispettare.
Perché bisogna essere chiari: se cadono i presupposti, cadono il contratto e l’accordo.
Rucco, che con il 66% fra Comune e Provincia è oggi il vero dominus per Vicenza: il Sindaco Presidente ha il coraggio di porre il tema della revoca del contratto di fusione?

 Ci sembra piuttosto che in questa fase Rucco segua il buon Cagnoni, e non diversamente si comporti chi ha nominato in cda.
Con Variati non sarebbe successo!
Andando dietro a Rimini su questa strada Rucco rischia di portarci dritti dritti su un binario morto.

Se non si fa nulla, le Fiere dell’Oro rischiano di essere perse: se Rimini la tira lunga sugli investimenti legandoli alla realizzazione della Tav (quanti anni ci vorranno?) e nel frattempo non vengono rinnovate le strutture, ragione e cuore dell’accordo con Rimini, tra qualche anno il socio riminese avrà il destro per portare tutto sulla riviera.
A quel punto, Vicenza diventa off side!

E qui arriviamo a Rucco

Perché se l’accordo è rimasto lo stesso, sono cambiati, in parte, i protagonisti.
E’ su questo punto, forse, che si appuntano i veri dubbi di Cagnoni. La nuova amministrazione vicentina è risultata durante l’anno appena trascorso non sempre chiara sulla linea da tenere, se non ostile in qualche passaggio.
Quindi, oggi Rucco è di fronte ad una duplice responsabilità: da una parte, quella di dare risposte all’interlocutore riminese, decidendo quale linea prendere sul futuro della Fiera e assumendo una posizione sulle questioni dell’utilizzo dei dividendi, sulle strade per superare la questione Sala Palladio, sulla TAV;  dall’altra, soprattutto, quella di farsi garantire da IEG la certezza dell’impegno a investire da subito a Vicenza.
Una linea che dev’essere necessariamente dura, quest’ultima: pretendere da Rimini il rispetto degli accordi, pronti a percorre ogni via.
Una minaccia che anche Rimini teme e che impatterebbe in Borsa.

Rucco, ne sarà capace?
In definitiva questa è la vera risposta che deve dare, quella alla città ed al futuro di una parte significativa del suo tessuto economico.
Sindaco, se ci sei batti un colpo.

Raffaele Colombara Consigliere comunale Lista “Quartieri al Centro”