Il 24 marzo scorso i sindacati confederali Filctem Cgil e Femca Cisl (con la Uiltec Uil solidate) diffondevano una nota (Comunicato del 24 marzo 2022 di Filctem Cgil e Femca Cisl, ndr) in cui si compiacevano della sentenza del tribunale civile di Vicenza sul «contratto illegittimo» adottato da alcune concerie del distretto dell’Agno-Chiampo tra cui la TreEmme di Zermeghedo, che, però, come riferiva Marco Milioni su VicenzaToday, ribaltava le loro considerazioni e interpretava a suo favore la decisione del giudice.
Oggi, 30 marzo, Filctem, Femca, Uiltec, categorie appartenenti rispettivamente a Cgil-Cisl-Uil, hanno tenuto una conferenza stampa la cui nota e i cui video, che riportiamo di seguito, sintetizzano così anche se la disputa forse non finirà qui: il CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) della concia è quello riconosciuto da UNIC (Confindustria) e dai sindacati.
Lo ha definito – prosegue la nota – la sentenza del giudice del lavoro del tribunale di Vicenza lo scorso 23 marzo 2022 che ha condannato per attività antisindacale (art 28 della legge “Statuto dei lavoratori”) una conceria del distretto della Valchiampo che di punto in bianco aveva optato per un altro contratto sottoscritto da altre organizzazioni datoriali (del comparto industriale) e sindacali, meno rappresentative di Confindustria e di Cgil-Cisl-Uil. L’azienda denunciata dai sindacati all’inizio di ottobre 2021 aveva negato alle “categorie della concia” di Cgil Cisl Uil di organizzare attività sindacali tra i lavoratori all’interno della stessa, come previsto invece dalla normativa (elezioni RSU, Assemblee e così via).
Oggi i segretari generali vicentini delle tre sigle Giuliano Ezzelini Storti (Filctem Cgil), Daniele Zambon (Femca Cisl) e Lucia Perina (Uiltec Uil) hanno illustrato la sentenza e il valore politico-sindacale della stessa assieme agli avvocati Marco Ceresani (per Filctem Cgil), Ivo Santolin (per Femca Cisl) e Gianmarco Tiso (per Uiltec Uil).
In breve il contratto “alternativo” (che fu definito anche “contratto pirata”) alla lunga è peggiorativo per i lavoratori, sia dal punto di vista salariale, sia nei diritti. Le tre sigle sindacali in assoluto più rappresentative a livello nazionale e territoriale hanno espresso preoccupazione per il futuro del distretto conciario vicentino che di fatto impiega 13mila addetti e lavora il 57% delle pelli che vengono prodotte in tutta Europa. Quale futuro potrebbe esserci se si compete sul costo del lavoro tagliando i salari? Se si vuole competere a livello internazionale – hanno sottolineato Ezzelini Storti, Zambon e Perina – bisogna lavorare sulla qualità sui servizi e sull’innovazione.
Filctem Femca e Uiltec hanno lanciato un appello alle aziende che hanno applicato il contratto “alternativo”: che vi sia un ravvedimento operoso (un ritorno al CCNL UNIC) per tornare assieme serenamente ai tavoli di contrattazione per lo sviluppo del distretto e la crescita del territorio.
In copertina il video con Giuliano Ezzelini Storti (Filctem Cgil)
Di seguito gli altri video
Concia – art. 28 – Daniele Zambon Femca Cisl
Concia – sentenza art. 28 – Lucia Parina Uiltec Uil
Concia – art. 28 – avv. Marco Ceresani per Filctem Cgil