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Domani, martedì 25 febbraio 2025, il Parlamento discute la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia del Governo Meloni, il veneto Carlo Nordio, presentata da tutte le opposizioni tranne che da Azione sul caso Almasri, il generale libico ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità, prima sottoposto a fermo in Italia, poi liberato e rimpatriato da parte delle autorità italiane.
Sul tema, interviene la deputata vicentina del Partito democratico, Rosanna Filippin contestando il ministro, ritenuto “irrispettoso nei confronti della magistratura e non all’altezza del ruolo e di rappresentare un territorio, il Veneto, culla di costituenti come Rumor e Merlin”.
La politica Bassanese aggiunge: “Durante l’informativa sul caso Almasri, il guardasigilli si è detto ‘deluso’ per l’atteggiamento di una certa parte della magistratura che si è permessa di sindacare l’operato del ministero senza aver letto le carte e ha minacciato i giudici. Infine ha sostenuto di voler portare avanti la riforma della giustizia che prevederebbe la separazione delle carriere e un’alta corte per il controllo delle toghe.
Nulla di più sbagliato – esclama la Filippin -. La riforma promossa dal Governo è volta a sottomettere i giudici al volere della maggioranza e porterebbe a un irreparabile corto circuito democratico. A sottolineare la venatura autoritaria della riforma anche i toni del ministro, bullistici, poco istituzionali e totalmente fuori luogo”.
La deputata bassanese non si limita alla critica vero l’operato di Nordio e avanza una proposta: “Come avvocata, mi rendo conto dei limiti del sistema giudiziario e credo che la giustizia vada riformata. È necessario andare incontro a una semplificazione dei procedimenti giudiziari, rafforzando il ruolo dei mediatori, i riti alternativi e i modelli di giustizia riparativa; inoltre, bisogna operare una profonda semplificazione burocratica e una progressiva digitalizzazione delle pratiche”.
Quello della giustizia è un tema molto sentito in questo periodo, anche nel Vicentino dove – come spesso riportato da queste pagine – si discute della riapertura del Tribunale della Pedemontana Veneta.
“Il Partito Democratico – dichiara ancora Rosanna Filippin – si è sempre impegnato per offrire una buona presenza di magistrati al territorio vicentino, in modo da garantire un servizio rapido ed efficiente. soprattutto dopo la chiusura del tribunale di Bassano.
Invece di lasciare liberi criminali internazionali e attaccare la magistratura, Nordio dovrebbe dare risposte ai cittadini e dimostrare di essere all’altezza di rappresentare un territorio, il Veneto, che ha dato i natali a padri e madri costituenti del calibro di Rumor e Merlin. È vero, la giustizia va riformata ma non dobbiamo sottomettere il potere giudiziario a quello esecutivo. Sarebbe la morte dei valori che animano la nostra Repubblica”.