E’ stata depositata in Consiglio regionale una mozione a firma dei Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato e Massimiliano Barison, sul delicato tema della tutela al diritto alla vita ed alla prestazione di adeguate cure e servizi sanitari per le persone affette da demenza, minori e in tutti i casi riguardanti persone che vivono una situazione di incapacità.
Nel ribadire con convinzione che per noi di Fratelli d’Italia la vita va difesa in tutte le sue fasi fino alla morte naturale – affermano i Consiglieri regionali Sergio Berlato e Massimiliano Barison – abbiamo voluto con questa mozione mettere in risalto la delicata situazione delle persone incapaci e bisognose di una assistenza medica specifica con nutrizione ed idratazione artificiale. In particolare si fa riferimento alla legge n. 219 del 2017 che, trattando di materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento sanitario liberamente rifiutabili dai pazienti, si andrebbe ad includere anche la nutrizione e l’idratazione somministrabile mediante dispositivi medici che in precedenza erano considerati sostegni vitali.
Tenedo conto che il mancato impiego o l’interruzione di sostegni vitali determina senz’altro la morte del paziente, nei casi in cui ci si trovi difronte a persone affette da demenza o comunque incapaci chi è chiamato a rispondere al loro posto si assume una decisione di estrema ed altissima responsabilità – precisano i Consiglieri.
In queste circostanze, come già accaduto con adozione di documenti di Comitati Etici nelle cliniche simili a quello adottato con delibera del Direttore Generale dell’Ulss6 Euganea riguardanti le linee di indirizzo, si può incorrere ad una discrezionalità degli operatori sanitari nello stabilire la terminalità della demenza con conseguenze determinanti nella scelta o meno di rifiutare il trattamento artificiale per la nutrizione e idratazione.
Con questa mozione si impegna la Giunta ad intervenire con ogni iniziativa necessaria ad assicurare il pieno rispetto del diritto alla vita, all’assistenza medica ed alla prestazione di cure, trattamenti e servizi sanitari dei pazienti affetti da demenza, o minori o comunque incapaci – concludono i Consiglieri Berlato e Barison.
