Finti addetti alla sicurezza smascherati a Vicenza: foglio di via per 3 anni

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Polizia di Vicenza in servizio per i controlli in città

L’esperienza a Vicenza di due finti addetti alla sicurezza è terminata con un foglio di via del questore dopo essere stati scoperti ieri sera mentre si aggiravano per Corso Fogazzaro indossando pettorine rifrangenti con la scritta security.

Nel corso di un controllo i due hanno riferito agli agenti di essere in servizio per la vigilanza notturna dei mercatini di Natale del centro storico di Vicenza. Purtroppo per loro la polizia ha voluto vederci chiaro. Dagli accertamenti è emerso che si trattava di due pregiudicati, ovviamente sprovvisti di qualsivoglia autorizzazione a rivestire la qualifica di guardia particolare giurata.

Quanto alla agenzia di sicurezza privata per la quale hanno dichiarato di lavorare, i poliziotti hanno scoperto che non solo non aveva alcun incarico, ma anche che la stessa era priva di autorizzazioni.

Al termine degli accertamenti, per i due finti addetti alla sicurezza, probabilmente mossi da cattive intenzioni, è scattato il foglio di via obbligatorio con il divieto di far ritorno a Vicenza per i prossimi 3 anni.

I controlli delle ultime ore svolti in città dalle forze dell’ordine e coordinati dalla Questura berica hanno condotto all’emissione di un analogo provvedimento anche per Z. S., cittadina serba di 24 anni, a carico della quale risultava un rintraccio per indebiti utilizzi di carte bancomat. La stessa è stata controllata mentre circolava lungo Corso SS Felice e Fortunato, poi condotta in questura.

Il questore ha inoltre emesso anche 2 ordini di allontanamento dal territorio nazionale per altrettanti cittadini extracomunitari controllati nella notte e scoperti privi dei requisiti per restare in Italia.

Dagli uffici di Viale Mazzini informano inoltre che, nei giorni scorsi, la Mobile ha rintracciato e arrestato a Vicenza un 42enne italiano, D. C. le sue iniziali, pregiudicato con a carico un provvedimento per la carcerazione per l’espiazione di una pena di 4 anni e 1 mese a seguito di una condanna definitiva per la commissione di reati contro il patrimonio e la fede
pubblica. Dopo gli accertamenti è stato accompagnato in carcere dagli agenti.