FIR, Cavallari a Villarosa: “altri 11 anni per ok a 38.288 domande istruite? E altre 105.957?” Ad Arman: conoscevate buchi ‘vostra’ l. 145?

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Gentile direttore, come si può vedere anche oggi dai giornali cartacei e online, ci scrive l'avv. Fulvio Cavallari (presidente Adusbef Veneto) con l'adesione di Milena Zaggia (Movimento Risparmiatori truffati), il Fir (Fondo indennizzo risparmiatori) è una telenovela senza fine dal giugno 2017 quando vennero messe in liquidazione le banche Venete. Da allora si parla di indennizzi, ristori, risarcimenti ai risparmiatori e ad oggi nessuno ha visto un euro in banca.

È di qualche giorno fa l'ennesimo annuncio di un noto esponente dei cinque stelle (sen. Pesco, ndr) il quale sosteneva che per ottobre sarebbero arrivati i primi indennizzi e oggi il Fatto Quotidiano ci dice che è sparito mezzo miliardo, anche se la notizia è vecchia visto che ne scrisse mesi fa proprio ViPiù quando il 24 marzo 2020 fui intervistato da lei ("FIR, altre ansie per i soci “vecchi” delle banche: spariscono 500 mln e gli anticipi? Cavallari (Adusbef): “dobbiamo ripartire da capo?”) e, poi, intervenne il giorno dopo anche l'on Pierantonio Zanettin dando una prima interpretazione della "sparizione".

Il sottosegretario Alessio Villarosa, a fronte della nuova problematica ha chiesto lumi agli uffici, riferisce sempre il Fatto.  Resterebbero comunque in cassa altri 525 più 525 milioni degli anni 2020 e 2021 che fanno trepidare nell'attesa i risparmiatori veneti e non.
Quando arriveranno? Si chiedono tutti.

Le domande presentate sono in totale 144.245, di queste 38.288 sono state istruite, alla data del 9 settembre, con esito di proposta di accoglimento, ma solo 780 sono state convalidate dalla Commissione tecnica (non si conosce il numero delle non convalidate), secondo la risposta ad interrogazione parlamentare presentata dai membri della Commissione Finanze della Lega in data 09.09.2020 come da lei scritto qualche ora fa appellandosi per i commenti a tutti gli interessati, tra cui che le scrive anche in nome e per conto di Adusbef Veneto, di cui sono presidente, e Movimento Risparmiatori Traditi di Milena Zaggia: "FIR e Villarosa: 38.282 domande di indennizzo “proposte” per ok, ad oggi solo 780 convalidate. Silvia Covolo (Lega): “Mi sono sentita presa in giro”.

Volendo azzardare qualche ipotesi, se per  convalidare 780 domande si sono impiegati circa 83 giorni (dalla data di scadenza termine per la presentazione delle domande, cioè il 18 giugno  2020, al 09.09.2020), significa che mediamente si procede al ritmo di circa 9,4 domande al giorno, moltiplicando il dato per i giorni in un anno, ossia 365 (sabati e domeniche inclusi), si ottiene il risultato di 3431 domande convalidabili all'anno.

Siccome le domande definite con esito di proposta di accoglimento sono 38.288, dividendo il dato per 3431 il risultato finale è pari a 11,159 anni, insomma poco più di undici anni, per ottenere la convalida delle domande citate.
Il tutto, però, senza conoscere la sorte delle restanti 105.957 domande delle quali la risposta all'interrogazione non dà conto. Attendiamo ulteriori precisazioni da Consap in proposito per fare i  giusti i conteggi.
Ora siccome gli indennizzi verranno corrisposti con bonifico bancario o postale secondo i piani di riparto approvati dalla commissione tecnica nei limiti della dotazione finanziaria del Fondo e fino all'esaurimento delle risorse disponibili così come previsto dall'art. 1 comma 502 bis della legge 145/2018, la Commissione prima di erogare gli indennizzi dovrà prima per l' appunto attendere la stesura dei piani di riparto.
A meno che non si voglia procedere a norma  dell'art. 50  Decreto "Cura Italia" che recita "All'art. 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, sono apportate le seguenti modificazioni: a) Al comma 496 aggiungere dopo le parole: «comma 499» le seguenti: «All'azionista, in attesa della predisposizione del piano di riparto, può essere corrisposto un anticipo nel limite massimo del 40 per cento dell'importo dell'indennizzo deliberato dalla Commissione tecnica a seguito del completamento dell'esame istruttorio».
Il che, però, non esime dal requisito della delibera della Commissione tecnica con le tempistiche illustrate poc'anzi.
Però proprio oggi l'On.le Villarosa sul Fatto quotidiano ha dichiarato che "Era un'anticipo non serve più visto che i controlli sono in corso".
Quindi sembrerebbe chiusa anche questa scorciatoia, chiamiamola così, e, dati i conteggi visti, ai risparmiatori non resta che attendere i tempi dell'erogazione del 30% come da scaletta. Pluridecennale?
Una domanda corre a questo punto l'obbligo di fare ai padri putativi della 145/2019, tra cui si beano di essere su Il Fatto quotidiano Andrea Arman e le associazioni intorno a lui ("a dicembre 2018 la legge 145 - “stesa da noi”, sottolinea Andrea Arman del Coordinamento “Don Torta” - istituisce il Fir"...), qualcuno aveva in qualche modo analizzato o immaginato questo scenario all'atto della stesura della legge?
Un saluto... amaro
Avv. Fulvio Cavallari (presidente Adusbef Veneto)
Aderisce Milena Zaggia per Movimento Risparmiatori truffati)

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