Fir, Commissione Banche: l’intervista all’on. vicentino Zanettin coordinatore del gruppo di studio su proposte tese alla soluzione di diverse criticità

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Commissione Banche, audizione sul Fir associazioni risparmiatori
Commissione Banche, audizione sul Fir associazioni risparmiatori

È di martedì 5 luglio la notizia che la commissione banche intende istituire un’apposita gruppo di studio per individuare delle proposte tese alla soluzione di diverse criticità emerse in questi mesi sull’applicazione del Fir.

La Commissione Banche nella persona della presidente On. Carla Ruocco ha indicato il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin per coordinare un tavolo con le diverse associazioni di risparmiatori.

On.le Zanettin nell’audizione presso la Commissione banche di martedì scorso quali associazioni sono state sentite ?

On. Pierantonio Zanettin interviene in aula
On. Pierantonio Zanettin unico vicentino in commissione banche interviene in aula

In commissione sono stati ascoltati Luigi Ugone di “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca e la dott.ssa Barbara Venuti, vice presidente “Consumatori attivi”, che hanno esposto diverse criticità emerse nell’applicazione del Fir.

Credo che il loro intervento sia stato efficace ed abbia convinto l’intera Commissione della necessità di intervenire.

Quali le principali doglianze emerse ?

Le associazioni dei risparmiatori lamentano come Banca Intesa quale banca depositaria, stia ritardando nel mettere a disposizione degli ex soci di Popolare di Vicenza e Veneto Banca la documentazione integrativa richiesta dalla commissione Tecnica.

Poi ci sono le domande respinte in regime forfettario, i cui presentatori chiedono ora che vengano valutate anche in via ordinaria, ma finora, nonostante alcune pronunce giurisprudenziali, ciò non è stato possibile.

Infine ci sono gli errori formali nella presentazione nelle domande che, allo stato, non possono essere sanati.

L’idea è quella di presentare al Mef degli emendamenti bipartizan che sanino queste criticità.

Sono giunti scritti o memorie di altre associazioni?

Prima della audizione erano giunti anche dei contributi scritti da parte delle Associazioni “Vittime salvabanche” e “Gruppo azionisti di Banca Etruria” che pure sono stati allegati al resoconto della seduta.

Quando cominceranno i lavori del gruppo di studio?

Conto di incontrate la Presidente On. Carla Ruocco la prossima settimana e poi, di concerto, convocare tutte le associazioni a Roma entro la fine del mese di luglio per elaborare insieme degli emendamenti condivisi.

Quali associazioni verranno chiamate al tavolo?

Credo che al tavolo debbano partecipare tutte le associazioni che si dichiarino interessate a dare un contributo alla soluzione dei problemi evidenziati nel corso della audizione.

Con riferimento alle c.d. violazioni massive, pare che molte MIFID dei soci siano palesemente errate, perché non tenerne conto?

Mi pare una buona idea, che è emersa martedì scorso nel corso della audizione.

Personalmente la condivido.

Dobbiamo trovare il modo di convincere la Commissione Tecnica a considerare questo dato.

Il Presidente Servello ha detto esplicitamente che di ricorsi alla Commissione in autotutela non se ne parla proprio invece si comincia a ragionare sui ricorsi al TAR, ma non c’è un’altra soluzione?

Il presidente Servello ci aveva detto che sul punto aspettava un intervento normativo ed è a questo che stiamo appunto lavorando.

In definitiva il 31 luglio la Commissione Tecnica finisce i suoi lavori, il tempo rimasto è poco, che fare dunque?

È, innanzitutto, prioritaria una proroga della Commissione Tecnica per consentirle di continuare a lavorare anche dopo la scadenza del 31 luglio.

Ieri, con l’approvazione alla Camera del Decreto Aiuti, è stato dato parere favorevole da parte del Governo ad un Ordine del Giorno a prima firma della deputata veronese Businarolo, condiviso anche dal sottoscritto e dal vice presidente della Commissione banche On. D’Ettore, che auspica appunto una proroga della Commissione fino al 31 dicembre.

Mi pare che oggi ci siano tutti i presupposti per un esito positivo.

I risparmiatori finora esclusi dal Fir hanno quindi qualche ragionevole speranza di ottenere l’indennizzo.