Come è noto il termine ultimo di scadenza della Commissione Tecnica incaricata di valutare le domande di accesso al FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori) dei risparmiatori coinvolti nei crac bancari era fissato per fine luglio, ma è notizia di oggi che il termine è stato prorogato al 31 dicembre 2022.
Di seguito il testo dell’agenzia di stampa che ha diffuso la notizia: “Mercoledì 27 luglio 2022 17.48.24 (Public policy) - Roma. Prorogata la commissione tecnica per il completamento delle attività del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir). La commissione è prorogata da 31 luglio 2022 al 31 dicembre sempre di quest'anno. È una delle novità inserite nel dl Semplificazioni fiscali nel corso dell'esame alla Camera”.
Abbiamo sentito a questo proposito l’on. vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia), da sempre molto attento alle tematiche del risparmio tradito (era anche un ex socio di BPVi, ndr) e componente della Commissione parlamentare che si occupa del sistema bancario (oltre che presidente della Commissione sulla morte di David Rossi di MPS).
Onorevole la notizia si sta diffondendo rapidamente e fa tirare un sospiro di sollievo a molti risparmiatori in attesa di risposte dalla Commissione Tecnica Consap. Una prima riflessione?
È un risultato di tutta la Commissione banche, un segnale di attenzione del Governo e del Parlamento nei confronti dei risparmiatori.
Si riferisce alla recente audizione in Commissione banche delle associazioni dei risparmiatori?
Si, troppe domande di accesso al Fir rischiavano di essere respinte non certo per colpa dei risparmiatori, penso al caso di chi ancora sta aspettando la documentazione dalle banche.
Ora cosa dovremo aspettarci?
Coloro che hanno fatto la domanda e attendono una risposta avranno più tempo a disposizione ma non è da escludere che con cinque mesi di tempo in più si possa metter mano alla legge per i dovuti correttivi.
Parla dei recenti emendamenti “sanatoria” già proposti? Potrebbe spiegare che tipo di errori verrebbero corretti?
Si, molte domande rischiano di essere disattese per meri errori che definisco formali o materiali, come ad esempio nel caso di chi ha scritto di possedere 350 azioni e invece voleva scrivere 3500.
Ci sono altre tipologie di errore? E in quel caso cosa si potrebbe fare?
Si certamente, molte situazioni andranno riviste, ora il tempo per riflettere c’è.
Si era parlato della formazione di un gruppo di studio coordinato da lei è un’ipotesi ancora valida?
Purtroppo no, con la fine della legislatura la Commissione banche ha esaurito compiti e funzioni, vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi...
Sei arrivato fin qui?Se sei qui è chiaro che apprezzi il nostro giornalismo, che, però, richiede tempo e denaro. Se vuoi continuare a leggere questo articolo e per un anno tutti i contenuti PREMIUM e le Newsletter online puoi farlo al prezzo di un caffè, una birra o una pizza al mese. Grazie, Giovanni Coviello Sei già registrato? Clicca qui per accedere |