Fir, on. Davide Bergamini: “Lega lavora per prolungare col Milleproroghe esame domande accesso”. E i 500 milioni residui che fine faranno?

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Fir: una manifestazione a Roma dei risparmiatori traditi dalla banche risolte tre incontri
Fir: una manifestazione a Roma dei risparmiatori traditi dalla banche risolte

“La Lega è al lavoro per risolvere la situazione dei risparmiatori traditi dalla vicenda Carife ( delle altre banche risolte come BPVi, Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche e Carichieri, ndr)  che fino ad oggi non hanno ancora ricevuto alcun indennizzo dal Fir. L’obiettivo è confermare il mantenimento del Fir con il decreto Milleproroghe e il mantenimento in forma attiva del fondo in attesa di riuscire a liquidare tutte quelle polizze (domande di indennizzo?, ndr) che sono rimaste ferme per errori o motivi tecnici. Questo deve essere la risposta al grido d’allarme di tante famiglie e associazioni, che ho incontrato personalmente, alle quali va portato ristoro: sono in attesa di una risposta da più di 7 anni”. Lo dichiara (fonte Adnkronos) il deputato ferrarese della Lega Davide Bergamini.

«Conosciamo bene la sofferenza dei tanti ferraresi (e, pensiamo, dei soci delle altre 5 banche interessate al Fir, ndr) traditi da quella che era la banca del territorio e da quella politica che doveva tutelarli e non lo ha fatto. Il nostro impegno è massimo così come la vicinanza agli azzerati ancora in attesa di risposte”, conclude il deputato leghista.

L’on. Davide Bergamini, il cui impegno, sollecitato soprattutto dal Movimento Risparmiatori Traditi con Giovanna Mazzoni presidente e Milena Zaggia vice presidente, e le cui speranze condividiamo, nulla, però, dice o fa capire sui 500 milioni circa residui del Fir: verranno cancellati o redistribuiti alle oltre 135.000 persone (e famiglie) che, finora hanno ricevuto il 30% (fino a un massimo di 100.000 euro) previsto dalla legge 145 che prevede la possibilità (per alcuni l’obbligo) di assegnare in quota parte ai beneficiari quanto rimasto dei 1.575 milioni stanziati una volta esaudite tutte le richieste dichiarate legittime.

Bisognerà attendere i dettagli della finanziaria per la quale sono ora in corso le votazioni per la fiducia alla Camera e, poi, i contenuti del decreto legge Milleproroghe che verrà pubblicato il 29 dicembre prossimo prima di passare alle camere per la conversione in legge con la possibilità in quella sede di presentare e far votare emendamenti.

Solo in questo senso mantenere, comunque, in vita il Fir può lasciare ancora uno spazio alle legittime attese di chi ha affidato i propri risparmi, magari di una vita, a banche mal gestite e, forse, peggio controllate dagli organi preposti proprio dalla Stato.