Mi sono sempre vantata di essere veneta, anche quando, girando l’Italia per lavoro, mi consideravano la terrona del Nord, anche se antipatica, fredda, intollerante, saccente ma, comunque, grande lavoratrice, e “sparagnavo e mettevo via schei”.
Poi per un colpo di culo ci hanno pensato Renzi, Gentiloni e compagnia bella a portare via tutto “el me sparagnare” e di colpo da terrona del Nord sono diventata una povera risparmiatrice truffata e tradita dallo Stato, che di regole al riguardo non ne aveva molte e quelle che aveva di certo non aiutavano i risparmiatori. Uno Stato con al governo persone anche loro antipatiche, fredde, intolleranti, saccenti ma con voglia di lavorare e risparmiare uguale a zero. Tanto, quando mancavano i soldi, sapevano dove andare a “prelevare”.
Da lavoratrice risparmiatrice sono diventata una azzerata truffata e tradita e, intorno a noi vittime delle banche si sono affacciate quasi tutte le associazioni dei consumatori e quelle “nuove” dei risparmiatori, che con tanta rabbia, voce e urla di guerra hanno preso in mano la parte “bruta” che esce solo da chi vien tradito: contestazione, minacce, bestemmie e vendetta.
Seguendo i social ne ho viste e lette di tutti i colori e calori, in primis el Baretta che con la 205 diede inizio alle danze ma non bastò per rimanere a galla anche se a mio modesto parere forse era la legge migliore di un Partito Democratico tremendo che aveva rastrellato tutto anche le mutande di nonna Bernarda. Si arrivò poi all’art. 38 e a circa 1000 indennizzati al 30% con interessi e rivalutazione… Trionfo, sfumato in un nano secondo. Si voleva giustamente come truffato non passare sotto le forche caudine… Ahimè siamo passati alla 145 con controlli Consap, Agenzia delle Entrate, Mef, Tria, Gualtieri e il demonio che intanto “forse” mangia il fondo. Fino ad oggi nessun soldo in tasca e tanto meno in banca.
Il bello viene ora che, tra una fucilata vera e l’altra “metaforica”, ritorna in auge il carattere del Veneto, che invece di collaborare e produrre vuole solo il Podio e …. alééééé che tuonano da destra a sinistra: mi so meio de ti, mi go fato de pi’, mi gavevo el paeazseto pien, mi go l’associasion più rappresentativa, mi me so candidà con i 5 star e go dirito de aver de più, mi go el genero del PD kel me da na man, ti te si con baretta e capeo fracà, mi gavevo Di Maio e Salvini el fio direto col governo Conte, Casalino, Brunetta, Zio Tom e Zio Billy…. Ora sx’è tornà Baretta, Villarosa non te vai un cavoeo, ga fato tutto Di Maio, mi e Salvini….. Consap te si colpevoe de ogni cosa storta, mentre quee bone è zse tuto merito mio….
Mi fermo qui perché la filiera sarebbe troppo lunga e penosa.
Cari risparmiatori sapete cosa vi dico? Siamo stati inchiappettati non solo dal governo ma pure dai nostri simili che non la smettono di portare avanti un contraddittorio da piccoli “ometti” privi di cultura sociale, etica e morale. Intorno a noi sono volati fiumi di parole, di promesse ma anche di soldi, di business, di interessi privati, di immense bugie, maldicenze con poca trasparenza e correttezza.
Ho trovato molte persone valide che hanno in silenzio “lavorato” a testa bassa, che ringrazio e che invito a non mollare perché noi risparmiatori truffati abbiamo bisogno di verità e non di ipocrisia. Non è possibile cambiare versione ogni due per tre a seconda del colore del governo. Oggi siamo amici e ci sentiamo Dio e domani nemici e non ricordiamo nulla.
Avanti Veneti, sta croce del “FirPodio tra amore e odio” deve finire!
Na risparmiatrice de poche paroe
Lettera firmata