Galeotto fu il Fir. Il tema del fallimento delle 5 banche italiane tra cui le due popolari venete è sempre stato un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Nel 2018, anche grazie alle battaglie su questo tema, ha preso il 32% alle elezioni riuscendo a guadagnarsi il governo del Paese. Prima con la Lega, poi con il Pd, il partito delle ‘banche’, come lo ha sempre chiamato il Movimento, il partito di Pier Paolo Baretta, autore di una legge sugli indennizzi criticatissima proprio dal M5S, il partito di Renzi, della Boschi, colpevoli. L’ex ministro dell’Economia dei governi Renzi e Gentiloni, Pier Carlo Padoan, è da ieri sera il nuovo presidente di Unicredit al posto del dimissionario Mustier e secondo le indiscrezioni questo è un indizio della fusione tra Unicredit e Mps. Un’eventuale fusione non può che riguardare anche il governo, dato che il Mef detiene il 68% delle azioni della banca toscana. A stretto giro arriva la bordata di Alessio Villarosa, sottosegretario al Mef, contro il suo ministro Roberto Gualtieri, del PD. Una bordata che riguarda proprio il Fondo indennizzo risparmiatori e Monte dei Paschi di Siena. Sul tema abbiamo sentito il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin, unico vicentino nella commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche.
Onorevole Zanettin, come si spiega le dichiarazioni del sottosegretario Villarosa?
C’è un contrasto con il suo stesso ministro, non è la prima volta, pensiamo per esempio alla vicenda delle deleghe, ma è comunque strano e grave. Mi sembra una polemica pesante perché tira in ballo Monte dei Paschi.
Un segno di rottura tra i due partiti di governo sul tema dei ristori e delle banche?
Mi sembra di più una polemica personale. Basti pensare che la polemica sulle deleghe non è stata ripresa da nessun esponente del Movimento 5Stelle, né da Laura Castelli, che è viceministro dell’Economia, né dal capogruppo.
Onorevole Zanettin, e sue proposte di modifica al Fir sono state bocciate da Gualtieri?
No, i miei emendamenti, il cui termine di presentazione scadeva sabato scorso, saranno in esame in commissione da giovedì 3 dicembre e poi ci sono 15 giorni di tempo. Evidentemente anche Villarosa ha presentato delle sue proposte di modifica, che non sono state accolte. In alcuni punti erano simili alle mie, lui proponeva l’80% di anticipo dei rimborsi, io proponevo il 100%. Ma io del resto faccio queste proposte dall’opposizione, Villarosa è al governo.
Zanettin quindi per ora è ancora ottimista sul fatto che le sue proposte di modifica alla legge sul Fir possano essere accettate, anche se in una nota si dice preoccupato per i risparmiatori:”l’attacco sferrato stasera dal sottosegretario Villarosa al “suo” ministro Gualtieri appare di inconsueta ed inspiegabile violenza. Risulta evidente che in queste condizioni la Commissione Tecnica,incaricata di esaminare le domande di Indennizzo, non può operare con efficienza e serenità. I risparmiatori truffati dalle banche rischiano di pagare un prezzo elevatissimo al caos di una maggioranza di governo in autentico stato confusionale“. Vedremo nei prossimi giorni se quello di Villarosa è pessimismo della ragione, mentre quello di Zanettin è ottimismo della volontà e se il governo giallorosso sarà paradossalmente più collaborativo con parte dell’opposizione (Forza Italia) che non con componenti dell’esecutivo stesso (Villarosa).
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Grazie, Giovanni Coviello