Dopo aver ospitato altri due appelli per il completamento delle procedure FIR e per l’utilizzo anche del residuo di circa 500 milioni di euro disponibili dopo le liquidazioni ad oggi effettuate («Processo di appello Veneto Banca e FIR, lettera di avvocati al ministro della giustizia Nordio nell’interesse dei risparmiatori» e «FIR e 500 mln residui: appello per distribuirli da Miatello a Meloni, Giorgetti e parlamentari. ViPiu.it: “Chi sta con azzerati banche venete?”») oggi facciamo altrettanto, anche qui associandoci alle giuste richieste dei risparmiatori soci delle banche risolte, tra cui le due ex Popolari Venete e le 4 banche del centro sud Carife, Etruria, Banca Marche e Carichieti, con una nuova lettera inviata da altre 17 associazioni alle istituzioni** politiche perché non rimanga monca l’applicazione degli indennizzi, sia pure parziali, disposti per legge.
Il direttore
FIR e risparmio tradito: è ora che la politica onori le promesse
La Legge 30-12-2018 n. 145 istituiva, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, il Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), chiamato ad indennizzare i risparmiatori che avevano subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate con sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16-11-2015 e prima del 01-01-2018.
Tale fondo, gestito da CONSAP S.p.a., interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, aveva una dotazione iniziale di 525 milioni/euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per un totale di 1.575 milioni/euro.
Ad oggi, tuttavia, risulterebbe che non tutti i risparmiatori che hanno inviato domanda di accesso al FIR abbiano effettivamente ottenuto l’indennizzo, fissato in una somma pari al 30% della somma spesa per l’acquisto delle azioni – e al 95% per le obbligazioni subordinate – emesse dalle banche, poi andate in liquidazione, fino ad un massimo di 100.000 euro.
Infatti, delle 144.245 domande di accesso al FIR circa 4.000 risulterebbero, ad oggi, ancora in fase di istruttoria. Oltre a ciò, risulta che la somma stanziata e pari a 1.575 milioni/euro sia stata utilizzata solo in parte, residuando, ad oggi, la somma di circa 500 milioni/euro. Per tale motivo, le associazioni dei risparmiatori già componenti della Cabina di regia istituita presso il Ministero dell’economia e delle finanze ai fini dell’elaborazione della legge in materia di indennizzi ai risparmiatori, forti delle rassicurazioni fornite in campagna elettorale dai rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici, invitano il Governo appena insediatosi e la politica tutta a portare a termine il lavoro iniziato nel 2018 e, quindi, a:
1) intervenire presso CONSAP S.p.a. al fine di velocizzare e portare a termine l’esame delle domande di accesso al FIR ad oggi ancora in fase di istruttoria, procedendo quindi alla corresponsione dell’indennizzo;
2) intervenire in via legislativa al fine di dirimere la situazione di quei risparmiatori che, nella propria domanda di accesso al FIR, hanno commesso errori in ordine alla dichiarazione circa il proprio patrimonio e/o reddito, non venendo, per ciò solo, ammessi alle prestazioni del FIR, e/o hanno commesso errori materiali, ottenendo un indennizzo inferiore rispetto a quanto previsto per legge. Il diritto di tali risparmiatori ad essere riammessi alle prestazioni del FIR e/o ad ottenere l’indennizzo nella misura prevista dalla legge è già stato sancito da diversi T.A.R., tra cui quelli del Lazio e del Friuli Venezia Giulia;
3) stabilire, come del resto già previsto dalla Legge 30-12-2018 n. 145, art. 1, commi 496 e 497, che la somma residua e pari a circa 500 milioni/euro venga distribuita, terminato l’esame delle domande di accesso al FIR ad oggi ancora in fase di istruttoria e proceduto quindi alla corresponsione dell’indennizzo, tra i risparmiatori che hanno avuto accesso al FIR.;
4) intervenire in via legislativa al fine di dirimere la situazione di quei risparmiatori la cui domanda di accesso al FIR è stata rigettata poiché gli stessi avevano già percepito, all’esito di procedimento avanti il Giurì Bancario e/o l’Arbitro per le Controversie Finanziarie, un indennizzo pari a quello che sarebbe stato riconosciuto all’esito della domanda di accesso al FIR; anche a tali risparmiatori andrà riconosciuta l’ulteriore somma a titolo di indennizzo di cui al precedente punto (3);
5) convocare il tavolo tecnico, in precedenza istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, allo scopo di affrontare i temi di cui alla presente missiva ed altre varie ed eventuali questioni in tale materia.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze On. Giancarlo Giorgetti
Al Presidente del Senato della Repubblica Senatore On. Ignazio La Russa
Al Presidente della Camera dei Deputati On Lorenzo Fontana
Al Presidente e tutti componenti “Commissione Bilancio” Senatore On.Nicola Calandrini
Al Presidente e tutti componenti “Commissione Finanze” Senatore On. Massimo Garavaglia
Al Presidente e tutti componenti “Commissione Bilancio” On. Giuseppe Mangialavori
Al Presidente e tutti componenti “Commissione Finanze” On. Marco Osnato
A tutti i Parlamentari della Repubblica