FIR, presentato al Senato dal M5S emendamento a decreto Aiuti bis: riaprire esame domande respinte per errori e ripartire 500 mln residui

1290
Incontro sul FIR con Ezzelino III da Onara: la targa consegnata a Coviello al centro tra Mazzon, D'Incà, Miatello e Bettiol
Incontro sul FIR con Ezzelino III da Onara: la targa consegnata a Coviello al centro tra Mazzon, D'Incà, Miatello e Bettiol

Al Senato è stato presentato un emendamento al decreto Aiuti Bis per il riparto definitivo dei 500 milioni residui del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) a firma della senatrice Cinque Stelle Barbara Guidolin, candidata in Veneto, e col supporto del sen. Daniele Pesco e dell’on. Federico D’Incà, ministro per il rapporti col parlamento del governo Draghi.

Questi due parlamentari del M5S, nessuno ricandidato, da sempre si erano fatti carico dei problemi dei risparmiatori azzerati dalle banche, in primis le due ex venete, e, a fine mandato, dell’iniziativa, condivisa anche dall’on. Pierantonio Zanettin di Forza Italia, ricandidato al Senato, e portata al voto dalla collega Guidolin, che innalzerebbe la quota del 30% ad oggi liquidata dal Fir ai risparmiatori azzerati delle banche venete e che riammetterebbe all’esame molte domande inizialmente respinte per errori o carenza di documentazione.

Ecco il testo che sta circolando dell’emendamento all’Art. 42 a firma Barbara Guidolin:

Dopo l’emendamento, inserire il seguente:
«Art. 42-bis
(Fondi Indennizzo Risparmiatori)
1. I soggetti di cui all’articolo 1, comma 494, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, la cui domanda di accesso al Fondo Indennizzo Risparmiatori sia stata rigettata a causa forza maggiore o a cui sia stato riconosciuto un indennizzo parziale, possono presentare entro il 30 ottobre 2022 la richiesta per il riesame della domanda.
2. I soggetti interessati presentano la richiesta di riesame di cui al comma 1, esclusivamente in via telematica, utilizzando il sito istituzionale del Fondo Indennizzo Risparmiatori.
3. Gli importi di cui all’articolo 1, comma 493, della citata legge 145 del 2018, stanziati e non utilizzati, sono ripartiti in misura proporzionale tra i soggetti di cui al comma 494 della medesima legge già destinatari della misura.

Il laconico commento raccolto a caldo da Patrizio Miatello (presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara, tra le più convinte sostenitrici del provvedimento ora all’esame del Senato) è stato: “Speriamo che tutto fili liscio e che l’emendamento venga approvato”..