Nuovo capitolo nella vicenda del Fir e degli indennizzi ai risparmiatori truffati dalle banche. A scriverlo sono il sottosegretario al Ministero delle Imprese e Made in Italy con delega alla Consap, Massimo Bitonci, ed il deputato del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti, entrambi veneti.
Per meglio comprendere cosa sia successo è utile fare un passo indietro, senza andare troppo lontano, fino all’ultimo aggiornamento sulla vicenda: ovvero la notizia che la Commissione Tecnica del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir) è stata prorogata fino al 30 giugno 2023 grazie a un articolo inserito nel Milleproroghe. Per approfondire è utile consultare un nostro articolo in merito (clicca qui), ma in sintesi questa notizia ha un preciso significato, stando alle parole di Patrizio Miatello, presidente dell’associazione Ezzellino III da Onara
“La proroga della Commissione Tecnica sul Fir – ha spiega Miatello – dovrebbe dare corso alla legge che prevede il riparto delle rimanenze per 545,3 milioni di euro su disposizioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e che dovrebbe verificare le domande rigettate, salite a 7000, con la speranza che la gran parte di esse possano avere esito positivo a causa di forza maggiore Covid legata a ritardi o errori giustificabili in buona fede”.
Ora, quello che è successo oggi, a suon di dichiarazioni, partendo da quella di Bitonci che riprendiamo dal sito di Borsa Italiana che a sua volta cita come fonte Il Sole 24 Ore Radiocor Plus: “E’ stato ottenuto un importante risultato e lavoro di squadra, tra Mef e Mimit, per mantenere in vita l’attività della commissione presso la Consap per l’indenizzo dei risparmiatori truffati dalle banche“, ha detto il sottosegretario e ha poi aggiunto: “Il fondo istituto nel 2018, quando ero sottosegretario al Mef in questi anni ha rimborsato per il 30% fino a 100mila euro, ben 146mila risparmiatori rimasti coinvolti nel crack delle banche popolari per un miliardo e 30 milioni con un residuo di 545 milioni. La commissione, a cui va un plauso per l’intenso lavoro svolto, si e’ riunita 140 volte, agevolando la risoluzione di problematiche legate al difficoltoso recupero della documentazione presso le banche coinvolte”.
Infine le parole di Bitonci più importanti: “Questa proroga in continuità, prevista nell’ultima versione del decreto milleproroghe all’articolo 3 comma 7, apre alla correzione di errori sulla situazione patrimoniale dei soggetti per le domande rigettate e ad una possibile valutazione politica di ulteriore ripartizione sul residuo“.
Proprio queste ultime due righe hanno però generato una reazione da parte del parlamentare pentastellato Enrico Cappelletti che in una nota parla di tradimento della Lega nei confronti dei risparmiatori.
Raggiunto telefonciamente Capelletti ha detto a ViPiù: “C’è una legge che stabilisce cosa si deve fare con quei soldi, non c’è spazio per alcun tipo di interpretazione, soprattutto politica“.
Per dovere di completezza aggiungiamo integralmente anche la nota del parlamentare pentastellato.
“Le parole di oggi del sottosegretario al ministero delle Imprese e Made in Italy Bitonci in merito al Fir – ha dichiarato Cappelletti – sono l’ennesimo segnale di tradimento mandato dalla Lega ai risparmiatori gabbati dalle banche.
Il Fondo, finanziato dal governo Conte I con 1,5 miliardi di euro, ha visto finora assegnato solo un miliardo. Stando alle parole di Bitonci, il restante mezzo miliardo con ogni probabilità verrà dirottato su altro, visto che c’è la seria intenzione di interrompere il percorso di indennizzo di questi anni.
Una volontà irricevibile, anche in virtù delle recenti rassicurazioni che gli altri leader del Centrodestra Meloni e Tajani hanno fornito per iscritto durante la campagna elettorale.
Il M5s – prosegue Cappelletti – aveva chiesto chiaro e tondo al Governo di dare un segnale forte: quel mezzo miliardo non ancora assegnato non va destinato ad altri scopi e a tal proposito avevo presentato anche un Ordine del giorno alla legge di Bilancio prima di Natale, ovviamente respinto.
Adesso, la Lega getta la maschera: quel mezzo miliardo evidentemente per il partito di Salvini è un buon tesoretto per aiutare gli amici degli amici e non chi ha perso centinaia di migliaia di euro di risparmi. La nostra battaglia su questo sarà totale”.